20 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Expo 2015

Fumata bianca su aree, ma rinviata definizione oneri

Cantoni: verranno quantificati in base a opere, no c'è cifra

Milano, 14 ott  - I proprietari delle aree che ospiteranno l'Expo 2015 hanno accettato di metterle subito a disposizione degli organizzatori, senza condizioni, ma non è ancora chiaro quanto dovranno pagare per costruire dal 2017 sul 43% della superficie né quanto potranno edificare. Le lettere di accettazione ricevute oggi dalla Fondazione Fiera Milano e dalla famiglia Cabassi permettono così a Letizia Moratti, sindaco e commissario per l'Expo, di presentarsi al comitato esecutivo del Bie fra cinque giorni con le carte in regola per ottenere la registrazione del dossier, ma probabilmente non chiudono il braccio di ferro che da mesi la divide dal presidente lombardo Roberto Formigoni.

Il via libera dei proprietari fa infatti riferimento alle "norme tecniche di attuazione della variante urbanistica, pubblicata lo scorso 20 settembre, in cui si prevede di definire e quantificare i rapporti economici connessi alla trasformazione urbanistica" dei terreni, oggi agricoli, successiva all'Expo. "Visto che l'Expo è in fase di progettazione - ha spiegato il presidente della Fondazione Gianpiero Cantoni - il concorso equilibrato e finanziario alle infrastrutture verrà poi quantificato in funzione delle effettive opere infrastrutturali riguardanti il sito, ma saranno comunque opere contenute. Vedremo quale sarà l'equilibrio economico e finanziario dell'accordo, non abbiamo ancora una cifra ben specifica".

(segue)