In Africa a rischio il 20% delle specie di acqua dolce
Lo afferma l'Unione mondiale per la conservazione della natura. Minacciata la principale fonte di sostentamento della popolazione
ROMA - Il 21% delle specie d'acqua dolce nell'Africa continentale è minacciato di estinzione. Con conseguenze non solo sulla biodiversità, visto che la pesca rappresenta una delle principali fonti di sostentamento della popolazione. Lo afferma l'Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn). Oltre 5000 le specie - pesci, molluschi, granchi e varie piante acquatiche - osservate per cinque anni da oltre duecento scienziati dell'Iucn. Le maggiori minacce alla loro sopravvivenza viene dall'agricoltura, dalle dighe e dai prelievi di acqua, oltre che dalle specie aliene.
BIODIVERSITÀ - «Le acque dolci - spiega Jean-Christophe Vié, vice responsabile del programma IUCN per la protezione della biodiversità - coprono solo l'1% della superficie del pianeta, ma ospitano circa il 7% di tutte le specie». Anche la perdita di una sola di queste può avere conseguenze drammatiche sulla sopravvivenza delle comunità. «Attorno ai grandi laghi africani - afferma l'Iucn - il pesce costituisce la fonte principale di proteine per la gran parte dei poveri del continente. Il sostentamento di circa 7,5 milioni di persone nell'Africa sub-sahariana dipende dalla pesca nelle acque interne». Se l'erosione di queste specie non viene arrestata «non solo la ricchezza delle biodiversità verrà intaccata per sempre, ma milioni di persone perderanno una risorsa chiave di cibo e guadagno», commenta William Darwall, responsabile del progetto sulla biodiversità.