19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Federalismo fiscale

Cedolare secca e tassa unica. Ecco la bozza per i Comuni

Oggi il varo in Consiglio dei Ministri. Arriva una stretta per gli affitti in nero. La partita riprenderà poi a settembre con le Regioni

ROMA - Dalla cedolare secca sugli affitti con aliquota al 25% alla stretta per chi affitta in nero; dalla devoluzione ai Municipi degli incassi sulle imposte sugli immobili alla tassa unica per i Comuni. Sono queste le principali novità contenute della bozza del dlgs sul federalismo municipale, composta da 8 articoli, che dovrebbe approdare oggi in Consiglio dei ministri. Con il varo del decreto si conclude la prima tornata del processo attuativo del federalismo. La partita riprenderà poi a settembre con le Regioni.

A COMUNI GETTITO IMMOBILI: l'articolo 1 del dlgs stabilisce la devoluzione ai Comuni del gettito delle imposte sugli immobili ubicate nel loro territorio. I trasferimenti erariali verranno ridotti in misura pari al gettito devoluto. In particolare, saranno trasferite: l'imposta di registro e di bollo, quella ipotecaria e catastale, l'Irpef in relazione ai redditi fondiari (escluso il reddito agrario), l'imposta di registro e di bollo sui contratti di locazione degli immobili, i tributi speciali catastali, tasse ipotecarie, e la cedolare secca sugli affitti.

CEDOLARE SECCA AFFITTI: scatterà da gennaio 2011 la cedolare secca sugli affitti con aliquota al 25% (più alta rispetto alle ipotesi del 20%). La cedolare sostituirà l'Irpef sugli affitti, il registro e il bollo. Il nuovo regime, tuttavia, sarà facoltativo. La cedolare potrà essere applicata anche ai contratti di locazione per i quali non sussiste l'obbligo di registrazione.

STRETTA SANZIONI: raddoppiano le sanzioni per chi non dichiara le abitazioni in affitto.

IMPOSTA MUNICIPALE UNICA: dal 2014 arriverà l'imposta municipale che toccherà il possesso degli immobili, prima casa esclusa, e il loro trasferimento in caso di vendita, donazione o eredità. La nuova imposta sarà sdoppiata in 'imposta municipale propria' e in 'imposta municipale facoltativa'. La prima si applicherà dal 2014 agli immobili diversi dall'abitazione principale e al trasferimento di beni, la seconda sarà frutto di consultazioni popolari indette dai sindaci e riguarderà principalmente i tributi comunali relativi all'occupazione di aree pubbliche, affissioni e così via.