CIA: niente allarmismi, i controlli funzionano
«Il caso di Livorno è isolato. La rete di vigilanza sanitaria è una valida garanzia per consumatori e allevatori»
ROMA - «Niente allarmismi», da 'mucca pazza', «i controlli sono efficaci e funzionano», assicura la Cia, Confederazione italiana agricoltori, sottolineando che «il caso di Livorno accertato è isolato e solo il secondo registrato nel nostro Paese. La rete di vigilanza sanitaria è una valida garanzia per consumatori e allevatori».
Una donna livornese di 42 anni, madre di una bimba di 4 anni, è infatti ricoverata all'ospedale di Livorno e affetta dal morbo della 'mucca pazza', l'encefalite da prione, e le sue condizioni sono gravissime.
«Bisogna evitare allarmismi inutili e dannosi», avverte la Cia, sottolineando che «il caso di Livorno è isolato e soltanto il secondo registrato nel nostro Paese e, quindi non deve suscitare alcuna preoccupazione. I controlli sono ferrei e funzionano».
La carne italiana - ricorda la Cia - «è sicura e di grande qualità» grazie ad un sistema di controlli scattato nel 2001 per fronteggiare l'emergenza Bse, che «oggi è praticamente scomparsa dai nostri allevamenti bovini». Inoltre non va dimenticata l'obbligatorietà dell'etichetta d'origine, «che garantisce sia i consumatori che gli allevatori».