Tremonti: le Regioni pagheranno l’abuso di pensioni di invalidità
Nel giro di tre anni dovranno tagliare 9,5 miliardi
ROMA - Il ministro Tremonti ha chiamato le Regioni a farsi carico dell’aumento della spesa per le pensioni di invalidità provocata dal loro comportamento eccessivamente lassista.
La stangata dovrebbe essere così ripartita: 2,5 miliardi di risparmi nel prossimo anno; altri 4,5 nel 2012 e ancora 2, 5 miliardi nel 2013.
Per le Regioni «si tratta di una manovra insostenibile». Questo è stato il commento del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, uscito da Palazzo Chigi dopo l'incontro col Governo. «Si profila un taglio di ben oltre 10 miliardi di euro - ha spiegato Errani - e anche su questo c'è bisogno di chiarezza. Il Governo ora deve cercare un punto di sostenibilità dove ogni livello istituzionale fa la sua parte. E noi - ha concluso - la vogliamo fare».
Errani ha poi concluso che i miliardi da tagliare per le Regioni potrebbero essere anche ben più di 10 miliardi perché, ha spiegato, »sulle cifre non c’è chiarezza».
«Questa non è una finanziaria qualsiasi. Dobbiamo gestirla tutti insieme». Cosi', a quanto si apprende, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, avrebbe iniziato il suo intervento all'incontro con le Regioni e gli Enti locali sulla manovra, incontro propedeutico al Consiglio dei Ministri per il varo del decreto.
Manovra di «peso» - Tremonti, quindi, non avrebbe nascosto le difficoltà del momento, la necessità di una manovra «di peso» e avrebbe ricordato richieste che vengono dall'Europa.
«Il nuovo patto europeo - avrebbe spiegato - impedisce il trasferimento di fondi comunicati agli Stati in forte deficit». Con questa manovra «si riduce il perimetro dell'area pubblica».
La correzione dei conti prevista nella manovra è pari a «12 miliardi strutturali il primo anno a cui si aggiungeranno ulteriori 12 miliardi nel secondo anno».
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