Arrivano i tagli per gli enti locali

Il ministro Tremonti non ha alternative, deve sforbiciare a destra e manca perché ce lo impone il piano di salvataggio dell’Euro (e dell’ Europa, secondo l’avvertimento di Angela Merkel) nonché il debito abnorme che ci trasciniamo dai tempi della Milano da bere.

Per mettere buoni i cittadini è normale che il governo proponga di abbassare gli stipendi dei politici e dei dirigenti pubblici che superino il tetto dei cento mila euro l’anno. Dal punto di vista della resa queste misure rappresentano una goccia nel mare di quanto bisogna risparmiare, ma va preso per buono il segnale.
Ora però arrivano i tagli enti locali che in sostanza vorrà dire che i cittadini dovranno pagarsi servizi per complessivi 4-5 miliardi di euro. Una cifra enorme per comuni e province e regioni che già avevano l’acqua alla gola.
Bisogna fare i sacrifici, lo sappiamo. Ma siete d’ accordo che forse il governo ci dovrebbe fare il piacere di smetterla con il ritornello «non metteremo le mani nelle tasche degli italiani»? Non siete d’accordo? Parliamone nel Diario del Web