20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
La Manovra

Tremonti: taglieremo gli sprechi

Il Ministro dell'Economia da Bruxelles assicura: «Nessun aumento delle tasse». Lotta ai falsi invalidi e trasferimenti ai Comuni sotto esame

BRUXELLES - La manovra finanziaria italiana, che, come previsto nel piano di stabilità già presentato a Bruxelles comporterà una riduzione del deficit dello 0,8% sia nel 2011 che nel 2012, sarà basata prevalentemente su tagli alla spesa pubblica improduttiva, che non provocheranno «effetti recessivi», non comporterà né nuove tasse, né stravolgimenti del sistema delle pensioni che «da noi è tra i più stabili d'Europa», e potrà includere anche una diminuzione degli stipendi dei politici. Sono le indicazioni tracciate dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che oggi era a Bruxelles per la riunione del Consiglio Ecofin.

Deficit sotto la media UE - Non c'è stata e non dovrebbe esserci alcuna richiesta di sforzi aggiuntivi o di un'accelerazione del consolidamento di bilancio da parte dell'Ue, ha assicurato Tremonti, ricordando che il deficit italiano è ormai ben sotto la media Ue, e che nonostante l'alto debito pubblico resta la peculiarità positiva nazionale dell'attitudine al risparmio privato, a fronte del forte indebitamento delle famiglie (e delle banche) in altri paesi.

Colpire i «falsi invalidi» - A proposito degli interventi «sugli ampi margini» di spesa pubblica improduttiva, il ministro ha espresso la volontà di colpire «i falsi invalidi» e ha menzionato anche, come possibile area di attenzione, i trasferimenti annuali dallo Stato ai Comuni (15 miliardi di euro). Secondo Tremonti, nell'imperativo europeo di ridurre l'indebitamento delle amministrazioni pubbliche, «per il nostro paese non ci sono cambiamenti negativi»; c'è, anzi, «una cifra etica»: il ruolo di uno Stato che dà a chi ha bisogno e non dà a chi non ha bisogno, che riduce la spesa senza nessuna giustificazione se non la clientela e il potere. Non sarà solo - ha insistito il ministro - un cambiamento economico ma un cambiamento di cifra etica, una correzione di sistema».

Niente tasse - Vi sarà, dunque, «una riduzione effettiva della mano pubblica», ha garantito Tremonti, e ha aggiunto: «Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini». Nessun aumento delle tasse, quindi. «È necessario ridurre la spesa pubblica ma lo faremo senza intaccare i bisogni dei cittadini», ha detto il ministro rispondendo ai cronisti.
Quanto infine alla proposta del ministro Roberto Calderoli di tagliare gli stipendi dei parlamentari del 5% «mi viene da sorridere, per me è solo l'aperitivo», ha aggiunto Tremonti.