19 agosto 2025
Aggiornato 05:30
L'allarme della Banca centrale

BCE: agire sui conti o fiducia dei mercati a rischio

«Il risanamento dovrà superare in misura considerevole l'aggiustamento dello 0,5% del Pil. Modeste pressioni interne su inflazione»

FRANCOFORTE - Sull'insieme di quest'anno «si prospetta un ritmo di crescita moderato nell'area euro», ma con dinamiche che «potrebbero risultare discontinue a fronte di un'incertezza insolitamente elevata».

RISANAMENTO - «Il risanamento dei conti pubblici dovrà superare in misura considerevole l'aggiustamento strutturale dello 0,5 per cento del Pil su base annua stabilito come requisito minimo nel Patto di stabilità e crescita», si legge ancora nel Bollettino di maggio. Per quanto riguarda l'Italia il governo, nella Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica (Ruef) pubblicata la scorsa settimana, ha indicato un calo del deficit strutturale (al netto del ciclo e delle misure una tantum) al 3,3% quest'anno, al 2,5% nel 2011 e al 2% nel 2012.

LO SCENARIO - La Banca centrale europea conferma il suo scenario previsionale sulle prospettive dell'Unione monetaria, che vede anche «modeste pressioni» interne sul versante dell'inflazione. In questo quadro i tassi di interesse dell'area, confermati la scorsa settimana al minimo storico dell'1 per cento, continuano a risultare «adeguati», ribadisce l'istituzione nel suo ultimo bollettino mensile.
L'insieme dei fattori, positivi e negativi che potrebbero influire sull'andamento dell'economia appare «equilibrato», prosegue la Bce. Tra quelli che potrebbero sostenere anche Eurolandia cita possibili miglioramenti di economia mondiale e commercio estero. All'opposto effetti ribassisti potrebbero giungere dai persistenti «timori concernenti le rinnovate tensioni in alcuni segmenti di mercato», si legge.
Per settimane diversi segmenti di mercato dell'area euro sono stati tenuti sotto pressione dai timori legati alla crisi di bilancio della Grecia. Tuttavia l'Ue è massicciamente intervenuta su questo fronte nel passato weekend, con manovre su più fronti a cui si sono aggiunti misure stabilizzatrici eccezionali anche da parte della stessa Bce. E ieri i dati sul Pil dell'area euro hanno confortato le prospettive di crescita: nel primo trimestre è tornato ad aumentare, con un più 0,2 per cento rispetto ai tre mesi precedenti.