24 aprile 2024
Aggiornato 13:30
I dati ISTAT

A marzo sale la produzione industriale: +6,4% annuo

Massimi dal 2006. Su febbraio calo dello 0,1% (indice destagionalizzato)

ROMA - L'indice della produzione industriale destagionalizzato, ha registrato una variazione della media del trimestre gennaio-marzo rispetto a quella dei tre mesi precedenti pari a +1,4 per cento. L'indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha segnato nel primo trimestre una variazione, rispetto allo stesso trimestre del 2009, di +3,1 per cento (i giorni lavorativi sono stati 62 come nel 2009). Nel confronto tendenziale (indice grezzo) relativo al periodo gennaio-marzo, l'indice è aumentato del 2,8 per cento.

Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano variazioni congiunturali positive per l'energia (più 0,7 per cento), per i beni intermedi (più 0,3 per cento) e per i beni strumentali (più 0,1 per cento). L'unica variazione negativa (meno 1,5 per cento) si registra per i beni di consumo (meno 1,8 per cento per i beni durevoli, meno 1,5 per cento per i beni non durevoli).

L'indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con marzo 2009, aumenti in tutti i raggruppamenti principali di industrie: più 10,7 per cento per i beni intermedi, più 5,0 per cento per i beni di consumo totale (più 6,0 per cento i beni non durevoli, più 0,6 per cento i beni durevoli), più 4,1 per cento per l'energia e più 2,8 per cento per i beni strumentali.

Nel confronto tra il primo trimestre 2010 e lo stesso periodo dell'anno precedente, si è registrato un incremento del 6,0 per cento per i beni intermedi, del 2,8 per i beni di consumo (più 3,5 per cento i beni non durevoli, meno 1,0 per cento i beni durevoli) e dell'1,4 per cento per l'energia. Per i beni strumentali, la variazione è risultata nulla.

Nel mese di marzo l'indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, gli incrementi più marcati nei settori dei computer e prodotti di elettronica e ottica (più 16,8 per cento), della metallurgia e prodotti in metallo (più 16,6 per cento), delle apparecchiature elettriche e non elettriche (più 14,4 per cento) e delle industrie tessili e abbigliamento (più 11,8 per cento). In diminuzione sono risultati invece i settori relativi all'attività estrattiva (meno 9,1 per cento), ai mezzi di trasporto (meno 3,2 per cento), all'industria del legno, carta e stampa (meno 1,9 per cento) e alla fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (meno 1,2 per cento).

Nel confronto tra il primo trimestre del 2010 e il corrispondente periodo del 2009, gli aumenti maggiori hanno interessato i settori dei prodotti chimici (più 14,5 per cento), dei computer e prodotti di elettronica e ottica (più 12,1 per cento) e delle apparecchiature elettriche e non elettriche (più 7,9 per cento). Variazioni negative hanno riguardato: l'attività estrattiva (meno 6,9 per cento), l'industria del legno, carta e stampa (meno 2,3 per cento) e i macchinari e attrezzature n.c.a (meno 1,1 per cento).