28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Primo Maggio, la manifestazione di Rosarno

Epifani: subito un piano per il lavoro

«Battaglia su lavoro, legalità e integrazione si vince insieme». Bonanni: «Sul lavoro sforzo inusuale». Angeletti: «Riforme subito»

ROSARNO - All'inizio dell'anno è stata il simbolo delle contraddizioni di un Paese alle prese con i problemi dell'occupazione, dove le tensioni sociali fanno esplodere guerre tra poveri che vedono negli immigrati il capro espiatorio di una situazione economia difficile. Proprio per questo la cittadina di Rosarno è stata scelta come location principale delle manifestazioni del Primo Maggio del 2010. Ed è lì che si sono dati appuntamento i tre leader confederali - il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani; quello della Cisl, Raffaele Bonanni; e quello della Uil, Luigi Angeletti

EPIFANI - Sui grandi temi del diritto al lavoro, la lotta alla precarietà e la disoccupazione, la legalità e l'integrazione «ancora una volta il sindacato italiano si trova unito». Lo ha affermato il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, dal palco della festa del primo maggio a Rosarno. Per Epifani «se ci battiamo assieme saremo più forti. Questa battaglia si vince insieme - ha aggiunto Epifani - a Rosarno come a Milano, a Napoli come a Torino: chi pensa di vincerla mettendo gli uni contro gli altri non capisce».

BONANNI - Sul lavoro e contro la disoccupazione è necessario «uno sforzo inusuale». Per questo occorre un incontro urgente con il governo centrale e con Regioni e Comuni. Ad affermarlo il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, in occasione della manifestazione del primo maggio a Rosarno. «Chiediamo al governo, Regioni e Comuni di fare uno sforzo inusuale perché sonnecchiano perfino in tempi di crisi. La disoccupazione - ha sottolineato Bonanni - non si combatte con litigi e chiacchiere ma con azioni sinergiche, combinate e efficienti che purtroppo allo stato attuale non esistono».
«Riteniamo che a partire dal Sud nei prossimi giorni si debba svolgere una riunione con tutti i presidenti delle Regioni sulla situazione del Meridione e favorire un incontro con il governo centrale per vedere il da farsi, di come ciascuno prendendo le sue responsabilità può rimuovere lentezze burocratiche, una situazione che ostacola il far fronte ad una crisi che sta bruciando troppi posti di lavoro soprattutto tra giovani donne e ultra-cinquantenni che sono le figure più deboli». Secondo Bonanni il governo centrale deve mettere in campo «incentivi alle imprese per favorire le figure più deboli» del mercato del lavoro.

ANGELETTI - Il leader della Uil, Luigi Angeletti, ha invece incalzato il governo chiedendo di «cominciare a fare sul serio le riforme» che devono riguardare il fisco e il costo eccessivo della politica. Il sindacalista ha sottolineato le «due anomalie» del nostro Paese: l'elevata evasione fiscale ed il costo eccessivo della politica. «Da lì - ha detto - bisogna cominciare a fare le riforme. Bisogna spendere - ha insistito - per il funzionamento della politica».