Oggi riunione della Bce. Attesi «tassi fermi»
Nonostante i rafforzamenti di inflazione e prezzi. Criteri soft su garanzie finanziamenti. Proroga delle misure a favore della Grecia
FRANCOFORTE - A dispetto dei recenti rafforzamenti di inflazione e prezzi di alcune materie prime, è attesa una nuova conferma dei tassi di interesse dell'area euro, al minimo storico dell'1 per cento, dalla riunione di oggi del direttorio della Banca centrale europea. Le ultime indagini settoriali hanno evidenziato rafforzamenti dell'attività delle imprese nell'area euro, confermati migliori delle stime anche dalla componente relativa ai servizi.
Anche l'Ocse ieri ha parlato di una ripresa che avanza, ma in Europa con una dinamica più debole rispetto a Usa e Giappone. E con una disoccupazione che resta elevata, anzi a febbraio ha sorpassato la soglia simbolica del 10 per cento, le prospettive di ripresa dei consumi non sono euforiche, riducendo i rischi di accelerazioni dei prezzi.
COLLATERALI - Dalla Bce è invece attesa la decisione formale di prorogare a oltre la fine del 2010 i criteri morbidi sui rating dei titoli di stato che accetta a garanzia per concedere alle banche i suoi prestiti di rifinanziamento. Una misura che indirettamente andrà a tutto favore della Grecia, i cui bond potranno così continuare ad essere utilizzati come «collaterali», questo il termine tecnico. L'intenzione di prolungare il regime facilitato, adottato nei mesi scorsi per contribuire a superare la fase di difficoltà dell'economia, era stata preannunciata nei giorni scorsi del presidente Jean-Claude Trichet.
INFLAZIONE - Tornando all'inflazione, su cui i tassi di interesse sono il principale strumento di contrasto delle banche centrali, la stima preliminare di Eurostat su marzo ha segnalato un balzo all'1,5 per cento su base annua, dal precedente 0,9 per cento. Tuttavia è il dato di un singolo mese, riflette la volatilità di alcune voci e comunque resta a un livello in linea con l'obiettivo della stessa Bce: inferiore ma prossima al 2 per cento nel medio periodo. Una dinamica che a inizio marzo, aggiornando le loro stime di prezzi e Pil, i tecnici Francoforte hanno previsto proseguirà: sulla media 2010 indicano un'inflazione tra lo 0,8 e l'1,6 per cento. La decisione sui tassi è attesa alle 13 e 45, alle 14 e 30 Trichet incontrerà la stampa per la consueta conferenza esplicativa.
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