Grecia, Merkel: aiuti dall'UE e dal Fmi, con riforme ai trattati
La Cancelliera tedesca detta le condizioni: «Servono regole più vincolanti sulla disciplina nei conti pubblici»
BERLINO - Nell'imminenza del vertice dei capi di Stato e di governo dell'unione europea, la cancelliera tedesca Angela Merkel promette un «forte impegno» a favore di un intervento coordinato dell'Unione a sostegno della Grecia, che combini prestiti bilaterali i interventi del Fondo monetario internazionale. E allo stesso tempo ribadisce la richiesta di modifiche ai trattati europei, volte ad inasprire le regole sulla disciplina nei conti pubblici. In ogni caso, l'intervento a favore di Atene sarebbe solo un estremo rimedio, ha aggiunto la cancelliera.
«Mi impegnerò con forza a favore del successo di una soluzione di questo tipo - ha detto la Merkel incontrando i deputati tedeschi prima di partire alla volta di Bruxelles -: Fmi e aiuti bilaterali». Contestualmente serviranno «le necessarie modifiche ai trattati, affinché le derive sui conti pubblici possano essere contrastate più efficacemente e in maniera preventiva. Chiaramente parliamo del rafforzamento delle procedure contro il deficit eccessivo».
Questo mentre proprio la rigida posizione della Germania sull'ipotesi di aiuti alla Grecia ha tenuto in bilico la possibilità di raggiungere un accordo al Consiglio europeo. In particolare la pretesa di modificare i trattati Ue, che richederebbe riforme con procedure complesse e articolate, implicherebbe mesi di lavoro dagli esiti non scontati. Più a favore di un intervento sono Francia e Spagna, il paese che la la presidenza di turno dell'Ue. La Merkel ha comunque ribadito che con Parigi si segue una stretta collaborazione.
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