5 maggio 2024
Aggiornato 21:30

Gli artigiani ferraresi al salone del restauro 2010

Grazie al contributo della camera di commercio, 5 imprese ferraresi espongono alla manifestazione dedicata all’arte del restauro

FERRARA - Grazie all’intervento della Camera di Commercio, in stretta sinergia con Ecipar di CNA Ferrara, cinque imprese della nostra provincia sono presenti con i loro migliori prodotti e servizi alla diciassettesima edizione del Salone dell’arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali, che si è aperta ieri a Ferrara Fiere, fino al 27 marzo. Si tratta di Franco Antolini, specializzato in restauro di libri antichi ed opere d’arte su carta; TryeCo, società giovane e tecnologica che ha sviluppato un sistema avanzato in grado di proiettare immagini digitali bidimensionali e modelli tridimensionali; G.R.R.A.S., indirizzata nella restaurazione di dipinti, sculture policrome in cotto, pietra e legno, stucchi, soffitti lignei e di elementi di particolare pregio storico-artistico; Massimo Travagli, specializzato in restauro, creazione e produzione di vetrate d’arte classica e contemporanea; Romano Marzola, affermato restauratore di stucchi ed elementi architettonici in cotto, dipinti su intonaco e materiale lapideo.

La Camera di Commercio, inoltre, sostiene con un ulteriore contributo anche la presenza di EUSPE, l’Istituto di formazione edile della provincia di Ferrara che, negli ultimi anni, ha coordinato in Francia, Irlanda, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Belgio e Romania rilevanti interventi di restauro architettonico ed artistico, decorazione murale e di sicurezza integrata nel settore delle costruzioni. La partecipazione di EUSPE consentirà, tra l’altro, a giovani studenti ferraresi di mettersi in luce e di «testare» sul campo quanto appreso all’Università nel loro corso di studi.

«I dati elaborati dal nostro Osservatorio dell’economia - ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara – sottolineano una volta di più l'importanza di un comparto, quello dell’artigianato tipico di qualità e creatività, che comprende imprese di eccellenza, forti sul mercato, che alimentano reddito e occupazione. Il settore - ha proseguito Roncarati - che presenta ampi margini di crescita, dovrà sempre più essere inserito in una strategia di promozione in grado di migliorare i processi produttivi e di sensibilizzare gli imprenditori artigiani - soprattutto i giovani imprenditori - sulla necessità di collegare tradizione e innovazione, trasformandole in leve di vantaggio competitivo. Promuovere l'ingresso dei giovani attraverso l'insegnamento dei maestri artigiani e la formazione tecnico-manageriale; favorire l'aggiornamento continuo delle risorse umane che operano all'interno delle imprese, allo scopo di aumentarne la capacità di valorizzazione del patrimonio tecnico e culturale di cui sono portatrici; incentivare le relazioni tra gli operatori turistici e le imprese artigiane finalizzate alla progettazione e realizzazione di iniziative di sviluppo sinergico dei due settori sono obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili se perseguiti con convinzione e in collaborazione con le associazioni di categoria e le istituzioni»

L’analisi
L’analisi condotta dall’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio rileva come il nucleo centrale di imprese che operano a più diretto contatto con le attività artistiche e culturali propriamente dette, sia costituita da più di 500 aziende, alcune di queste anche con più di 40 anni di vita. Più in particolare operano, in provincia di Ferrara:
78 imprese dedicate alla lavorazione artistica e ornamentale del ferro battuto, rame e altri metalli (3 delle quali iscritte nel Registro delle imprese sin dagli anni ’60);
34 riparatori di orologi e gioielli, circa un terzo dei quali ha iniziato la propria attività prima del 1970 e 27 imprese che si occupano di taglio, modellatura e finitura di pietre;
8 imprese dedicate alle attività di fabbricazione e riparazione di strumenti musicali (2 delle quali nate negli anni ’60).

Trovano invece origine, negli anni ’70 e ’80, i nuclei di imprese dedicate a legatorie specializzate nel restauro di libri antichi (6), Restauro di mobili (22), commercio di oggetti di antiquariato, opere d’arte e libri d’arte.
A tali imprese si sono aggiunte, soprattutto negli ultimi 10 anni, aziende dedicate ad attività spiccatamente creative quali il design (92 a febbraio 2010) di calzature, mobili, gioielli e decorazioni di interni, così come 61 laboratori fotografici che operano nel settore della moda, del turismo e del restauro fotografico.
Da segnalare inoltre 19 imprese operanti nel campo delle creazioni artistiche e letterarie e 13 case editrici di libri.
Un discorso a parte, e probabilmente «tutto ferrarese», meritano invece le 48 officine di riparazione delle biciclette. Sempre più spesso infatti, da semplici officine meccaniche, queste attività si sono trasformate in laboratori specializzati nel rimessaggio di quei pezzi, appartenuti ai nonni, che tanti cittadini trovano nelle proprie cantine, e che una volta riportati a nuovo acquistano un valore non trascurabile. Parlando di cultura e tradizioni, d’altronde, non si può certo negare, che la bicicletta sia uno di quegli elementi che connota la tradizione locale ferrarese, nell’immaginario collettivo, e nel ricordo di chi visita la città.