31 luglio 2025
Aggiornato 01:00
Le banche sostengano famiglie e imprese

Bce: «Correzione dei conti entro il 2011»

Evitare «effetto propagazione» deficit. Il 2010 sarà un anno non facile con crescita moderata e discontinua in Eurolandia

FRANCOFORTE - La ripresa economica nell'area euro va avanti, rileva la Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino mensile, tuttavia appare destinata a procedere in maniera «discontinua», e con ritmi di crescita «modesti» in un contesto «caratterizzato da perdurante incertezza». Nel frattempo l'istituzione di Francoforte si attende che l'inflazione resti contenuta e in questo contesto «l'attuale livello dei tassi continua ad essere adeguato». La scorsa settimana, nella riunione di inizio mese, il Consiglio direttivo della Bce ha confermato il principale riferimento sul costo del danaro di Eurolandia all'1 per cento, minimo storico.

Allo stesso tempo ha invece deciso di proseguire con una graduale rimozione delle misure supplementari espansive volte a contrastare la crisi, che fanno leva su liquidità concesse alle banche a condizioni particolarmente favorevoli. La Bce avverte che seguiterà a erogare alle banche liquidità abbondanti, ma allo stesso tempo vuole evitare «distorsioni connesse al mantenimento di misure non convenzionali oltre il necessario».

CONTI PUBBLICI - I paesi dell'Unione monetaria devono attenersi rigorosamente agli impegni presi sul risanamento dei conti pubblici: bisogna preservare la fiducia sulla sostenibilità dei bilanci, avverte la Banca centrale europea, e scongiurare i rischi di un «effetto propagazione» su tutta l'area euro, che si può innescare a seguito del «drastico peggioramento» dei deficit. Quanto alla Grecia - il paese che assieme all'Irlanda ha accusato il peggiore disavanzo di bilancio nel 2009 - la Bce esprime valutazioni positive sul fatto che le misure «concrete» di risanamento previste sul 2010 prospettino tagli alla spesa, ma rileva che al momento il suo programma «non prevede alcun intervento dettagliato relativo al periodo 2011-2013».

In generale «il drastico peggioramento degli squilibri di bilancio dei paesi dell'area minaccia la sostenibilità delle finanze pubbliche - avverte l'istituzione di Francoforte nel suo ultimo bollettino mensile - ed è fonte di preoccupazione». Per questo in molti stati servono «sforzi di risanamento ambiziosi - si legge - fondati su interventi strutturali credibili e definiti, con particolare attenzione alle riforme della spesa».

DEPOSITI OVERNIGHT IN RIALZO - I depositi overnight presso la Banca centrale europea tornano a salire dopo gli ultimi valori in netto calo registrati in chiusura del periodo di riseva obbligatoria e dell'operazione di drenaggio fondi da parte della Bce. Secondo le statistiche quotidiane della Banca centrale europea ECB40, ieri sera i depositi overnight - remunerati allo 0,25% - erano in rialzo a 107,270 miliardi dai 33,867 del giorno precedente. Balzano verso l'alto i prestiti marginali, pagati all'1,75%: 4,104 miliardi ieri, dai 67 milioni del giorno prima. Francoforte ha inoltre aggiornato a 40,858 miliardi da 40,534 miliardi l'ammontare degli acquisti effettuati nell'ambito del programma di acquisto di obbligazioni bancarie garantite per complessivi 60 miliardi ECB39.

INFLAZIONE - La febbre dei prezzi non tornerà a spaventare l'Europa. «L'inflazione dovrebbe collocarsi intorno all'1% nel breve periodo e mantenersi moderata nell'orizzonte temporale rilevante per la politica monetaria». E' questa la fotografia che emerge nel bollettino mensile di marzo diramato dalla Bce. L'Istituto centrale di Francoforte si attende che le dinamiche dei prezzi, dei costi e dei salari restino nel loro complesso contenute.

REDDITI E CONSUMI - Le famiglie dell'area euro stringono la cinghia, mentre la crescita della disoccupazione segna una battuta d'arresto, ma minaccia nuovi aumenti, avverte la Bce, sebbene a ritmi minori a quelli dei mesi passati. «La crescita dei consumi privati dovrebbe rimanere contenuta per tutto il 2010», recita uno dei capitoli dell'ultimo bollettino mensile dell'istituzione di Francoforte.
«Ci si aspetta che il reddito disponibile reale delle famiglie risenta della riduzione dei redditi da lavoro in termini reali - si legge - conseguentemente al calo dell'occupazione, anche se il basso livello di inflazione e i trasferimenti delle amministrazioni pubbliche dovrebbero sostenere il reddito reale». Appaiono «poco probabili» ulteriori aumenti del tasso di risparmio.

OCCUPAZIONE - Guardando al mercato del lavoro, «gli ultimi dati hanno mostrato una temporanea interruzione dell'aumento del tasso di disoccupazione». Secondo la Bce le indagini più recenti «suggeriscono che tuttora che ulteriori aumenti della disoccupazione nell'area euro sono probabili nei prossimi mesi, seppur a un ritmo minore rispetto a quello osservato e atteso all'inizio del 2009».