26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Ennesimo sequestro di sigarette effettuato dal G.I.C.O della Guardia di Finanza

Trieste, mezza tonnellata sigarette sequestrata da Fiamme Gialle

Nascoste in camper, arrestati due cittadini ucraini

TRIESTE - Ennesimo sequestro di sigarette effettuato dal G.I.C.O della Guardia di Finanza di Trieste in provincia di Padova a carico di due soggetti ucraini che, a bordo di una Volkswagen Passat con compiti di staffetta e avvalendosi di un camper da turismo per il trasporto della merce illecita, erano entrati in territorio italiano attraverso il valico di Fernetti.

I due mezzi - informa una nota delle Fiamme Gialle - sono stati fermati e controllati dai finanzieri quando erano già in provincia di Padova, dopo una lunga osservazione servita a confermare i sospetti e le indagini sino ad allora svolte. Dopo un'accurata ispezione è stata ritrovata all'interno di doppifondi ricavati sul tetto, nella parte posteriore e sotto il pianale del camper, quasi mezza tonnellata di sigarette per un totale di quasi 50.000 euro di diritti evasi.

I trafficanti avevano scelto con cura il mezzo per il trasporto delle bionde ritenendo di passare inosservati, visto il periodo di esodi turistici, con un camper tipicamente usato da vacanzieri . Le Fiamme Gialle del G.I.C.O. erano però sulle loro tracce già da tempo e, nell'ambito delle indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste, hanno deciso di effettuare il controllo quando, dopo un lungo pedinamento, hanno potuto osservare il comportamento sospetto dell'autista del Passat che con un movimento «ad elastico» sopravanzava il camper per poi ricongiungersi dopo aver effettuato una «bonifica» del percorso finalizzata a riscontrare l'eventuale presenza di posti di controllo da parte delle forze di polizia.

I due soggetti ucraini fermati a bordo dei mezzi sono stati tratti in arresto per violazione agli artt. 291 bis e ter del T.U.L.D. che prevede, come nel caso in questione, anche il sequestro dei mezzi utilizzati per il traffico ed in particolare la confisca di quelli modificati per ricavare doppifondi nei quali occultare le sigarette.

Dunque la conferma che per i trafficanti di sigarette le ferie estive non esistono e che i guadagni provenienti dal contrabbando costituiscono una forte attrattiva anche per la manovalanza che viene impiegata nell'attività di trasporto e introduzione dei carichi illeciti. Basti pensare che un pacchetto di sigarette il cui costo si aggira intorno ai 4 euro in Italia ha invece il prezzo di un solo euro in Ucraina; ciò significa che mezza tonnellata di sigarette smerciata nel circuito clandestino del mercato italiano può fruttare fino a 50.000 euro.

Si tratta in effetti di appena un giorno di lavoro tra viaggio e vendita a più soggetti già individuati e anelli della catena logistica criminale che provvedono alla rapida distribuzione al dettaglio del prezioso carico. Il fenomeno sembra avere attualmente risvolti diversi, in alcuni casi infatti la merce è destinata a soddisfare la domanda di consumatori dell'est europeo dimoranti in Italia e che, soprattutto nelle grandi città, hanno costituito consistenti comunità stanziali; in altre operazioni è stata invece riscontrata l'esistenza di vere e proprie holding del contrabbando costituite a monte dai fornitori appartenenti alle mafie dell'est europeo e a valle da consolidati acquirenti facenti parte della criminalità organizzata italiana.

Ambedue le componenti criminose reinvestono i proventi del traffico illecito cercando di sottrarre alle indagini della polizia giudiziaria i valori patrimoniali oggetto di investimento. In tal senso sono in corso indagini mirate che hanno portato già all'individuazione e al sequestro di proventi illeciti anche in territorio estero.