I big del tabacco puntano sulle sigarette elettroniche
Reynolds American, produttore dei marchi Camel e Pall Mall, ha appena lanciato la versione elettronica dei suoi prodotti, in un momento di cambiamento epocale per l'industria del tabacco. Dan Delen, l'amministratore delegato del marchio ha detto che dietro alle nuove sigarette ci sono «fantastiche opportunità per fare affari»
NEW YORK - Mentre la Francia ha appena vietato le sigarette elettroniche nei luoghi pubblici e in Italia si discute se bandirle nelle scuole, negli Stati Uniti le grandi multinazionali del tabacco si stanno gettando a capo fitto nell'affare. Reynolds American, produttore dei marchi Camel e Pall Mall, ha appena lanciato la versione elettronica dei suoi prodotti, in un momento di cambiamento epocale per l'industria del tabacco. Dan Delen, l'amministratore delegato del marchio - il secondo più grande d'America - ha detto che dietro alle nuove sigarette ci sono «fantastiche opportunità per fare affari».
UNA BUONA SCOMMESSA - Ma Reynolds non è l'unica azienda che sta entrando nel nuovo business che per Goldman Sachs nel 2012 ha generato 300 milioni di dollari negli States e che potrà raggiungere il miliardo di dollari nei prossimi anni. Anche Altria, produttore di Marlboro e prima compagnia del tabacco negli Stati Uniti, ha annunciato di essere pronta a lanciare la sua versione elettronica entro la fine del 2013. E Lorillard è stata la prima a entrare nel settore, dopo aver acquistato Blu Ecigs per 135 milioni di dollari nel 2012.
Quello delle e-sigarette è un mercato in costante crescita anche se rappresenta ancora una piccola parte dei 90 miliardi annui generati dall'industria del tabacco - sempre su suolo americano - che comunque continua a perdere consumatori a un ritmo del 3% all'anno. Divieti, aumento dei costi, tasse e campagne salutiste hanno fatto crollare il settore. E le sigarette elettroniche se non rappresentano ancora la nuova frontiera da conquistare, per i giganti del tabacco sono almeno una buona scommessa.