15 settembre 2024
Aggiornato 09:30
Tremonti: «l'Italia non è in declino, bene fiducia e prudenza»

La Camera approva la risoluzione di maggioranza al Dpef

Al Senato, nel corso della replica sul Dpef, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, è tornato a criticare i «teorici del declinismo»

ROMA - L'Aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza Cicchitto-Cota che impegna il governo a portare avanti «con determinazione» gli obiettivi e le linee di azione indicati nel Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013.

Al Senato, nel corso della replica sul Dpef, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, è tornato a criticare i 'teorici del declinismo' e sottolinea che l'Italia ha retto bene l'urto della crisi. L'Italia, ha detto, «non è in declino». Il sistema economico italiano «tiene» e va anche meglio rispetto ad altri paesi europei.

CRESCITA PRODOTTA DAL DEBITO - «Ci è stato detto - ha affermato Tremonti - che l'Italia è in declino, che non cresce» e altri paesi vanno meglio. «Ma - prosegue - la crisi ha evidenziato che quella crescita non era il prodotto strutturale, sostanziale, non era l'effetto delle riforme, ma quella crescita era prodotta dal debito. Dall'Islanda alla Spagna dal Baltico ai Balcani l'area della crisi si manifesta con intensità superiore a quella che si manifesta in Italia. Ci sono grandi paesi con una caduta del Pil maggiore e altri un pò diversa, ma la grandezza di riferimento indica la tenuta del nostro sistema».

Questo indica, ha sottolineato il ministro, che «la scelta di fiducia fatta dal governo è stata una scelta giusta, oggetto di consenso nelle tornate elettorali. Fiducia e prudenza - conclude - è una scelta che il governo intende continuare a fare».