19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Gli italiani scelgono autobus e metrò ma solo se cresce la qualità del servizio

Trasporto pubblico, a Trento primato qualità, Bologna la più cara

Analisi Civicum-Politecnico su servizi in 15 Comuni italiani

ROMA - Gli italiani scelgono autobus e metrò ma solo se cresce la qualità del servizio. E' quanto emerge da una analisi di Civicum-Politecnico sul Trasporto pubblico locale in 15 Comuni, da Venezia a Campobasso, Milano, Roma e Brescia le città «più produttive per dipendente».

Trento è l`unico Comune dove tutti i mezzi sono dotati di pianale ribassato e di accesso per disabili. Cagliari «maglia nera». A Trieste tutti i mezzi sono climatizzati. A Campobasso solo il 19 per cento. I mezzi pubblici di Brescia quelli «più veloci». Biglietti più cari a Bologna, Trieste e Venezia. Praticamente gratis invece a Campobasso.

Vediamo più nel dettaglio. L`analisi commissionata da Civicum al Politecnico di Milano ha interessato 15 Comuni, la cui popolazione complessiva è di 7,9 milioni di abitanti (il 13% del Paese). Il confronto tra i Comuni ha analizzato, in particolare, alcuni fattori: la rilevanza del Trasporto Pubblico Locale e della Viabilità nelle priorità politiche dei Comuni; la domanda e l`offerta di servizi; la produttività dei dipendenti; la qualità del servizio; il costo per gli utenti.

SPESA COMUNI PER RESIDENTI: Mediamente, i Comuni spendono 77 euro per ciascun residente per la gestione del trasporto pubblico locale e 35 euro per la gestione di viabilità, strade e servizi connessi (spese correnti). Tra le città che spendono di più per il TPL spicca Venezia, il cui sistema di trasporto è strutturalmente molto oneroso. Tra i Comuni «normali», Genova e Roma presentano valori doppi rispetto alla media nazionale.

Per viabilità e gestione delle strade, il Comune che spende in assoluto di più è Trento (70 euro, il doppio della media nazionale); mentre il valore minimo è quello di Palermo (solo 8euro per ciascun residente).

DOMANDA DEGLI UTENTI: La domanda di trasporto può costituire un indicatore della qualità del TPL. A parità di altre condizioni, infatti, al crescere della qualità del servizio aumenta il numero di persone che lo utilizza. Considerando il rapporto tra numero di passeggeri e popolazione residente, tuttavia, si nota che i valori più alti nell`uso del Trasporto Pubblico Locale che si riscontrano a Venezia, Roma e Milano sono in buona parte spiegati dai flussi turistici. A Milano la popolazione che utilizza i servizi di trasporto è sensibilmente superiore ai soli residenti, visto che la metropoli lombarda riceve ogni giorni flussi importanti di lavoratori pendolari.

PRODUTTIVITA: La produttività dei dipendenti del TPL è estremamente differenziata. Se si utilizza come indicatore il rapporto tra numero di passeggeri e numero di dipendenti del TPL, le città «più produttive» sono Roma (oltre 120.000 passeggeri per dipendente), Milano (oltre 100.000) e Brescia. Le prime due, peraltro, sono avvantaggiate sensibilmente dalla presenza di una importante rete metropolitana. Il valore più basso è quello di Trento (16.000 passeggeri per dipendente). Anche in questo caso, non vi sono particolari differenze tra le diverse aree del Paese, mentre vi è una penalizzazione delle realtà più piccole, che scontano la mancanza di effetti di scala.

QUALITA' DEI SERVIZI: Trento, svetta al primo posto di una ideale classifica. E` infatti l`unico Comune dove tutti i mezzi sono dotati di pianale ribassato e di accesso per disabili. Cagliari si aggiudica invece la «maglia nera»; solo il 35% dei veicoli dispone di pianale ribassato e l`8% di postazioni per disabili. A Trieste, tutti i mezzi di superficie sono climatizzati (la percentuale più bassa, il 19%, si verifica a Campobasso). A Brescia i mezzi sono più «veloci»: la velocità commerciale è di 17,6 km/h, mentre scende a 14,7 km/h a Roma e Palermo.

In generale, la qualità dei mezzi è sensibilmente superiore nei Comuni del nord Italia.

COSTO SERVIZI: Nei Comuni presi in considerazione è possibile riscontrare svariate tariffe a seconda del tipo di utenza e delle modalità di utilizzo dei servizi di trasporto pubblico. Al fine di ottenere una misura confrontabile, si considera il costo di un biglietto singolo, standardizzato in base al numero di minuti di validità dalla prima obliterazione. Considerando dunque il costo alminuto, si ha un prezzo medio del biglietto di 1,34 (centesimi di ? al minuto). I mezzi sono decisamente più «cari» a Bologna, Trieste e Venezia (1,67 centesimi di euro), mentre raggiungono il valore più basso a Campobasso (1 centesimo di euro al minuto).