Infortuni, Polverini: «Più cultura della sicurezza»
«Bene monito Fini. Accelerare attuazione testo unico»
ROMA - «Nonostante la flessione registrata dall’Inail, il bilancio dei morti sul lavoro continua a restare alto. La lotta agli infortuni non deve conoscere tregua: solo oggi in due gravi incidenti, un operaio è morto e altri sono rimasti feriti travolti da un Tir, una esplosione nell’alessandrino ha causato il ferimento di quattro lavoratori».
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini apprezzando «il monito del presidente Fini alle imprese e più in generale a non abbassare la guardia, reclamando una maggiore cultura della sicurezza, che per l’Ugl deve riguardare tutti i lavoratori, italiani o stranieri, di oggi e di domani. Per questo riteniamo che oltre alla formazione in azienda, la sicurezza sul lavoro debba essere materia di insegnamento nelle scuole, sin da quelle elementari. Se poi guardiamo agli infortuni in crescita tra gli immigrati, è evidente la necessità di debellare il sommerso, altra piaga che alimenta il rischio infortuni».
«L’imperativo – continua - deve essere quello di norme severe, controlli a tappeto e più prevenzione. Dal 2000 ci siamo battuti affinché si definisse un Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro, ora che l’obiettivo è stato raggiunto, bisogna accelerarne l’attuazione mantenendo intatta la sua efficacia, soprattutto in tema di sanzioni e certezza della responsabilità senza fare sconti. Gli infortuni sul lavoro, incluse le malattie professionali che sono in aumento, richiedono massimo impegno da parte da tutti – conclude - ed è apprezzabile lo sforzo indicato dall’Inail per garantire una presenza più capillare attraverso una maggiore sinergia con il territorio, istituzioni, sindacati e associazioni di categoria».
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