27 aprile 2024
Aggiornato 01:00

Su Opel Magna la spunta su FIAT, via libera da Berlino

Intesa anche su amministrazione fiduciaria e prestito ponte

BERLINO - Sarà Magna a rilevare il controllo di Opel da General Motors. Dopo aver raggiunto un accordo di massima con Gm nel pomeriggio di ieri, il fornitore austro-canadese si è assicurato anche il via libera del governo tedesco. Berlino sostiene la proposta di Magna, ha annunciato poco dopo le 2 di notte il ministro federale delle Finanze, Peer Steinbrueck, al termine di una lunga riunione in cancelleria federale a Berlino.

«E' stata trovata una soluzione per tenere in vita Opel», ha detto Steinbrueck.

Inoltre è stata raggiunta un'intesa anche sul modello dell'amministrazione fiduciaria temporanea e sul prestito-ponte da 1,5 miliardi di euro necessario per assicurare la sopravvivenza di Opel nel caso - ormai alle porte - di un'insolvenza di Gm. Per lo Stato la soluzione prevede rischi sì elevati, ma giustificabili davanti ai contribuenti, ha precisato Steinbrueck.

Se la decisione finale sul futuro partner di Opel spetta a Gm, il sì del governo tedesco è fondamentale, in quanto da Berlino arrivano le garanzie pubbliche sul finanziamento-ponte.

Fiat ha deciso di non partecipare al nuovo vertice di oggi a Berlino, cui hanno preso parte tra gli altri il cancelliere Angela Merkel, i ministri dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, e degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, i governatori dei Laender con stabilimenti Opel, i vertici di Magna e rappresentanti di Gm e del Tesoro statunitense.

Il Lingotto - si legge in una nota - non intende assumersi rischi «inusuali» nel negoziato per l'acquisizione della società automobilistica tedesca. La vicenda Opel «sta assumendo i toni di una soap opera brasiliana in un anno elettorale», aveva commentato l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne.