28 agosto 2025
Aggiornato 03:30

Abbigliamento e calzature, a picco la produzione industriale

Triplicano le ore di cassa integrazione

ROMA - L’emorragia di forza lavoro, nell’industria italiana della moda, potrebbe sfiorare quest’anno le 17mila unità. Traducendosi in un calo occupazionale di oltre il 3% rispetto al 2007.
La stima, formulata dal Centro studi Unioncamere, è il segno tangibile che la crisi per il settore tessile, abbigliamento e calzature sta assumendo una dimensione reale di proporzioni significative, a causa della riduzione dei consumi sul mercato interno e della retromarcia dell’export.

Il duro colpo impresso dalla recessione - sottolinea un’analisi di www.trendcalzaturiero.it, sito web specializzato nell’informazione economica sul settore - è riscontrabile anche nei dati Inps sulle ore autorizzate di cassa integrazione guadagni, cresciute nei primi quattro mesi del 2009 di oltre tre volte (+226%) nel segmento pelli e cuoio, comprensivo delle realtà produttive del calzaturiero.

ABBIGLIAMENTO - A tre cifre, seppure più «attenuata», anche la variazione incrementale per vestiario e abbigliamento (il dato Insp include in questo caso anche i beni di arredamento), con il monte ore cresciuto del 120% rispetto ai primi quattro mesi del 2008.

Anno su anno, intanto, i dati Istat sulla dinamica della produzione industriale hanno esibito, al netto dell’effetto calendario, un pesante meno 24,9% per tessile, abbigliamento e calzature, ancora più accentuato rispetto all’andamento, sempre negativo, dell’indice generale, sceso del 23,8% rispetto al marzo 2008. Più in dettaglio, il sottoindice del comparto calzaturiero ha rubricato il peggior risultato tendenziale dall’inizio della serie storica, vale a dire dal gennaio del 1991, cedendo su base annua il 31,3%. Record negativo anche per gli articoli d’abbigliamento, con la produzione industriale scesa del 23% sul marzo 2008.

Stando alle valutazioni di consenso, nel secondo trimestre gli indicatori congiunturali dovrebbero comunque manifestare un graduale miglioramento, se non altro in termini di attenuazione della dinamica negativa. Già ad aprile - rivela Trendcalzaturiero.it - nel settore pelli e cuoio le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni sono aumentate su marzo di oltre il 17%, crescendo a un ritmo mensile decisamente più rallentato rispetto al più 49% registrato a febbraio.