3 ottobre 2025
Aggiornato 10:30
Aumento del canone RAI di 1,5 euro (da 106 a 107,5)

RAI, Dona (UNC): illegittimo l’aumento del canone televisivo

E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori

ROMA - «E’ l’ennesima riprova della RAI pasticciona e spendacciona, che dilapida milioni e milioni di euro in stipendi e compensi d’oro e trasmissioni di poca qualità». E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando l’aumento del canone RAI di 1,5 euro (da 106 a 107,5).

«Zitta, zitta -prosegue Dona- la RAI ha aumentato il canone proprio quando il termine per il pagamento era abbondantemente scaduto (il relativo provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 marzo scorso)».

«L’aumento -spiega Dona- è illegittimo perché l’utente deve pagare il canone entro il 31 gennaio e il decreto di aumento, infatti, ne dispone la retroattività, ma al tempo stesso l’utente, in base al decreto legislativo n. 1542/1947, richiamato dallo stesso provvedimento, nel momento in cui viene a conoscenza dell’aumento ha 30 giorni di tempo per dare disdetta dell’abbonamento per l’anno in corso. Ma come fa se ha già pagato entro il 31 gennaio scorso?».

«L’aumento -conclude Dona- è ancora più scandaloso perché dal 2001 è cresciuto del 16,3% a fronte dell’aumento del tasso di inflazione dell’11,6%».