Proteste pescatori in Francia: Barnier negozia quote supplementari
Sospeso temporaneamente blocco porti Calais e Dunkerque
PARIGI - Il ministro dell'Agricoltura e Pesca francese, Michel Barnier, avrebbe ottenuto delle quote di pesca supplementari da altri Paesi dell'Ue, come richiesto dai pescatori che da martedì bloccano i principali porti del nord del Paese.
«Nei prossimi gironi dovremmo ottenere delle quote supplementari non dalla Commissione Ue, che le ha già fissate, ma da altri Paesi interessati a degli scambi», ha dichiarato Barnier all'emittente televisiva Lci, spiegando che tali scambi «vengono effettuati tutti gli anni».
I pescatori hanno levato temporaneamente il blocco dei porti di Calais e Dunkerque, in modo da poter partecipare alle assemblee sindacali fissate alle 10 di questa mattina per decidere se proseguire o meno la protesta: ancora bloccato invece il porto di Boulogne-sur-Mer. La revoca del blocco ha permesso al traffico nel Canale della Manica, nel caos da tre giorni, di riprendere almeno temporaneamente.
I pescatori reclamano un aumento delle quote di pesca concesse dall'Unione Europea, chiedendo inoltre un incontro con il premier Francois Fillon e con lo stesso Barnier. Il leader sindacale Patrick Hazebrouck aveva però respinto ieri la proposta di incontro avanzata da Barnier, che aveva offerto un piano di aiuti da 4 milioni di euro per il 2009: «Non abbiano bisogno di aiuti, vogliano semplicemente una nuova gestione della pesca artigianale, una quota nazionale o locale che ci permetta di vivere». Fonti dell'Unione Europea avevano però fatto sapere che le quote di pesca per il 2009 sono state negoziate e approvate dal governo francese ed è quindi impossibile che la Commissione Europea possa ora modificarle.