29 marzo 2024
Aggiornato 10:00

BCE: oggi decisione sui tassi, con inflazione e Pil in calo

Possibile nuovo minimo tassi all'1%; aumentano disoccupati

BRUXELLES - Con l'inflazione in caduta libera e la disoccupazione in ripresa si profila una ulteriore riduzione dei tassi di interesse nell'area dell'euro, secondo le attese prevalenti tra gli analisti per la riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, oggi a Francoforte. Un altro mezzo punto in meno con cui il principale riferimento per il costo del danaro scenderebbe a un nuovo minimo storico, l'1 per cento.

All'esame anche la possibilità di intraprendere altre misure espansive a favore della crescita, oltre a quelle già in atto, tramite strumenti non convenzionali di politica monetaria. Una ipotesi ventilata nei giorni scorsi da alcuni esponenti della stessa Bce, ma su cui finora non sembrava essersi cementato il consenso. La riunione si terrà in contemporanea al G20 dei capi di Stato e di governo a Londra, mentre il quadro economico continua a peggiorare.

Ieri Eurostat ha riferito che il mese scorso nell'area euro il tasso di disoccupazione è risalito all'8,5 per cento, due decimi in più dal mese precedente e 1,3 punti in più di un anno prima. Nell'Unione monetaria i disoccupati hanno superato la soglia dei 13 milioni.

Martedì, per fornire ulteriore sostegno all'economia, l'Ocse ha spronato la Bce a procedere su sentieri simili a quelli già intrapresi dalla Federal Reserve americana e dalla Banca d'Inghilterra. Entrambe si sono impegnate a rilevare obbligazioni private e pubbliche procedendo a aumenti delle loro riserve (materialmente finanziando gli acquisti stampando nuova moneta). Nei giorni scorsi il vice presidente della Bce, Lucas Papademos, aveva ipotizzato la possibilità di studiare manovre di questo tipo, ma solo per l'eventuale acquisto di obbligazioni societarie. Indirettamente si tratterebbe di un sistema per rafforzare le linee di finanziamento alle imprese.

Per il 2009 l'Ocse prevede una recessione economica nell'area euro del 4,1 per cento in termini di Pil e un ulteriore meno 0,3 per cento nel 2010. Intanto la disoccupazione balzerà al 10,1 per cento quest'anno e all'11,7 per cento il prossimo. Nel frattempo l'inflazione nell'Unione monetaria è crollata ai minimi da mezzo secolo a questa parte. A marzo la crescita dei prezzi al consumo su base annua si è ridotta allo 0,6 per cento, secondo la stima preliminare di Eurostat, contro l'1,2 per cento di febbraio. I tassi di interesse sono il principale strumento con cui le banche centrali possono contrastare il caro vita.

Nelle passate settimane il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha più volte riferito che l'istituzione si attende un andamento del caro vita su livelli inferiori alla sua soglia obiettivo - inflazione inferiore ma prossima al 2 per cento nel medio termine - sia quest'anno che nel 2010. Non si escludono peraltro valori negativi nel corso del 2009, sebbene la Bce reputi ridotti i rischi di una vera e propria deflazione dei prezzi nell'area, ovvero un protratto periodo di inflazione negativa accompagnata da generali attese di nuovi ribassi. La decisione sui tassi di interesse verrà pubblicata alle 13 e 45, successivamente, alle 14 e 30, Trichet riceverà i giornalisti per la consueta conferenza stampa esplicativa.