20 aprile 2024
Aggiornato 09:00

Quote latte, CIA: bene lo stop del decreto

«Ora c’è bisogno di un accordo bipartisan per rispondere ai gravi problemi delle imprese agricole»

ROMA - «E’ positivo che il decreto sulle quote sia stato messo da parte, perché, come strutturato, penalizzava gli allevatori che hanno rispettato le regole e compiuto gravosi investimenti. Un decreto, quindi, inadeguato. A questo punto occorre impegnarsi per un’intesa bipartisan in Parlamento, coinvolgendo sia le Regioni che le organizzazioni agricole, per un provvedimento realmente efficace per dare risposte valide alle attese non solo del settore zootecnico, ma anche a quelle di migliaia di imprese agricole che chiedono interventi mirati sul fronte della fiscalizzazione degli oneri sociali e delle assicurazioni agevolate per le calamità naturali».

Lo ha sottolineato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi all’annuncio dello stop al decreto e del suo parziale inserimento nelle misure anti-crisi in discussione alla Camera.

«Ribadiamo -ha affermato Politi durante il sit-in a Roma davanti Montecitorio promosso da Cia e Confagricoltura- la forte necessità di misure concrete e condivise per l’intera agricoltura e, di conseguenza, chiediamo che il Fondo nazionale di solidarietà per le calamità naturali e gli sgravi contributivi per le aziende che operano in territori di montagna e svantaggiati diventino priorità nel provvedimento anti-crisi».

«Per questo motivo -ha aggiunto il presidente della Cia- facciamo appello al presidente della Camera Gianfranco Fini affinché in questo decreto non vengano inserite misure che riguardano le quote latte, in quanto sarebbero frettolosi e non rispettosi della grande mobilitazione che si è sviluppata in queste settimane in tutta Italia per un provvedimento equo e che metta finalmente la parola fine ad una vicenda che dura ormai da troppi anni».

«Questo anche perché -ha concluso Politi- il settore zootecnico da latte avrebbe bisogno di un intervento concreto da parte del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia in questa fase drammatica per gli allevatori, stretti nella morsa dei costi di produzione in continua crescita e dall’eccessivo ribasso del prezzo del latte alla stalle».