4 maggio 2024
Aggiornato 11:00

Al Comune di San Benedetto del Tronto la gestione della darsena turistica

Sancisce il passaggio della competenza amministrativa dell’approdo turistico all’amministrazione locale

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Siglato l’accordo tra Regione Marche, Direzione marittima di Ancona e Comune di San Benedetto del Tronto per trasferire a quest’utimo la gestione della darsena turistica. Il presidente Gian Mario Spacca, il contrammiraglio Antonio Pasetti e il sindaco Giovanni Gaspari hanno firmato il protocollo d’intesa che sancisce il passaggio della competenza amministrativa dell’approdo turistico all’amministrazione locale. Presenti, tra gli altri, gli assessori regionali Sandro Donati e Lidio Rocchi.

Nel 2004 fra il ministero delle Infrastrutture e la Regione Marche fu concordato che, per il porto di San Benedetto del Tronto, la parte relativa alla darsena turistica sarebbe stata attribuita alla competenza regionale. Il ministero, successivamente, incaricò la direzione marittima di Ancona di identificare, d’intesa con l’amministrazione regionale, le aree portuali da escludere dalla funzione gestoria dello Stato e, tra queste, è stata concordata di affidare in delega, al Comune sambenedettese, la darsena turistica.

Il protocollo d’intesa stabilisce, inoltre, che - per assicurare la continuità dell’azione amministrativa, ispirata da principi di collaborazione tra le amministrazioni dello Stato fino alla realizzazione dei futuri ampliamenti del porto - va al Comune la destinazione peschereccia di parte della darsena turistica, mentre alla capitaneria di porto il mantenimento dei tre pontili della parte nord del moletto Tiziano. A margine il presidente della Regione Marche ha incontrato amministratori locali, rappresentanti delle forze sociali e di categoria, toccando alcuni temi d’interesse, quali infrastrutture e sanità.

«Il protocollo d’intesa – ha detto Spacca - è molto importante perché il Governo regionale pone molta attenzione a San Benedetto del Tronto per creare il secondo polo logistico delle Marche, per integrare le specializzazioni presenti su questo territorio. L’azione è quella di organizzare le infrastrutture di rete e di nodo e nonostante la crisi in atto, i traffici sull’Adriatico non sono diminuiti, ma aumentati».

«Alcuni giorni fa – ha proseguito il presidente - il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha formalmente approvato i progetti presentati. Spetta ora alle amministrazioni locali procedere con le gare d’appalto per la realizzazione dei lavori. Per quanto riguarda il Piano d’investimenti per la sanità, in una logica qualificata dei presidi, gli investimenti sono focalizzati su Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Pesaro e Fano per evitare la mobilità passiva in questi territori».