Infortuni sul lavoro, via libera del governo alle modifiche al Testo Unico
Il ministro Sacconi ha illustrato le novità dello schema approvato dal Cdm
ROMA - Via libera del governo al decreto legislativo correttivo del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. «Ci muoviamo nell'ambito della legge del governo Prodi, non fuori da essa e, dunque, coloro che hanno condiviso la legge Prodi non possono dire che facciamo una liberalizzazione o una deregulation della sicurezza», ha affermato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, illustrando oggi il provvedimento.
«Si tratta di un testo che considero aperto, com'è ovvio che sia, se pensiamo alla rilevanza dei pareri che devono venire dalla Conferenza Stato/Regioni e dalle commissioni parlamentari. Tutte le modifiche saranno fatte all'interno della delega approvata dal governo Prodi: una delega che io non ho votato, ma che non metto in discussione perché questo esecutivo ha deciso di porsi in continuità con essa». Vediamo le principali novità introdotte dallo schema approvato.
Razionalizzazione delle sanzioni penali e amministrativa
Con l'obiettivo di assicurare una migliore corrispondenza tra infrazioni e sanzioni, si favorisce l'utilizzo di procedure di estinzione dei reati e degli illeciti amministrativi mediante regolarizzazione da parte del soggetto inadempiente. Così la prescrizione obbligatoria, per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro, viene estesa ai reati puniti con la sola ammenda e un analogo istituto viene introdotto per le violazioni punite con sanzione pecuniaria amministrativa. La sanzione penale, invece, è riservata alle sole inadempienze sostanziali e non a quelle formali (come la trasmissione di documentazione, notifiche etc). L'arresto del datore di lavoro, senza possibilità di pena sostitutiva pecunaria, viene mantenuto solamente per il caso di omessa valutazione del rischio nelle aziende ad alto tasso di pericolosità.
Entità delle sanzioni
Viene introdotta una rivisitazione dell'importo da corrispondere. Le ammende e le sanzioni vengono correlate all'aumento dei prezzi al consumo (base Istat), dal 1994 ad oggi. Il governo ha stabilito una maggiorazione del 50% rispetto a quanto indicato nella 626/94.
Rivisitazione del potere di sospensione dell'impresa
La chiusura di un'impresa rimane una procedura straordinaria che si aggiunge alle sanzioni per lavoro nero o per violazioni in materia di salute e sicurezza. Il parametro per la sospensione adottato nel decreto 81/08 (T.U. varato dal governo Prodi), di «reiterazione» viene sostituito con quello di «violazione plurime», che consente la sospensione fin dal primo accesso ispettivo. Allo scopo di rafforzare la cogenza del meccanismo, viene eliminata qualsiasi discrezionalità dell'organo di vigilanza nell'applicazione della norma. Alle microimprese (che occupano un solo lavoratore) si applicano le sole sanzioni «ordinarie», senza obbligo di chiusura.
Valorizzazione del ruolo degli enti bilaterali e delle università
Lo schema di decreto individua nella bilateralità e nelle università gli strumenti di ausilio alle imprese e ai lavoratori per il corretto adempimento degli obblighi, ad esempio attraverso la certificazione dei modelli di organizzazione della sicurezza in azienda.
Integrazione tra le attività di INAIL e Ssn
Viene valorizzato il ruolo dell'INAIL soprattutto per quel che riguarda la riabilitazione delle vittime di infortuni sul lavoro.
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