30 luglio 2025
Aggiornato 23:30

Europa: produzione industriale -3,5% a gennaio rispetto a dicembre

Eurostat: calo del 2,9% nell'Europa a Ventisette

BRUXELLES - Crollo vero e proprio della produzione industriale in Europa a gennaio 2009 rispetto a dicembre 2008: secondo i dati destagionalizzati forniti da Eurostat si è registrato un calo del 3,5% nell'area dell'euro e del 2,9% nel Europa a ventisette. A dicembre la produzione era calata del 2,7% in entrambe le zone. Rispetto al gennaio 2008, la produzione industriale in questo gennaio è diminuita del 17,3% nella zona euro e da 16,3% nell'Ue27.

Secondo un confronto mensile nel gennaio 2009 rispetto al dicembre 2008, la produzione di beni di consumo non durevoli è diminuita dell'1,1% nella zona euro e dello 0,3% nella Ue27. L'energia è diminuita dell'1,6% e 0,4% rispettivamente. I beni di consumo durevoli sono diminuiti del 2,6% nella zona euro e dell'1,8% nella Ue27. La produzione di beni intermedi è diminuita del 3,6% e 3,4% rispettivamente. I beni strumentali sono diminuiti del 6,0% nella zona euro e del 5,7% nella Ue27.

Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, la produzione industriale è diminuita in quattordici e è aumentata solo in Irlanda (+6,7%) e Ungheria (+2,5%). I più cali significativi si sono registrati in Lettonia (-11,2%), Portogallo (-9,8%) e Germania (-7,5%). Nel gennaio 2009 rispetto al gennaio 2008, la produzione di energia è scesa del 2,9% nella zona euro e del 4,4% nella Ue27. I beni non durevoli di consumo sono diminuiti del 4,9% e 4,0% rispettivamente. I beni di consumo durevoli sono diminuiti del 18,0% nella zona euro e da 18,3% nel Ue27. La produzione di beni strumentali è calata del 21,4% e 21,1% rispettivamente, quella di beni intermedi è diminuita del 24,4% nella zona euro e del 23,7% nella Ue27. La produzione industriale è diminuita in tutti gli Stati membri per i quali sono disponibili dati. I cali maggiori sono stati registrati in Estonia (-26,8%), Lettonia (-23,9%), Svezia (-21,1%) e Ungheria (-21,0%), e le minori in Irlanda (-0,8%), Lituania (-4,7%) e Danimarca (-9,6%).