Quote latte: è il momento di tenere la guardia alta!
Una folta delegazione della Cia reggiana con l’Assessore provinciale Roberta Rivi è stata ieri sera al presidio degli allevatori presso l’ingresso all’A1 di Parma
REGGIO EMILIA - Non una visita di cortesia, ma un ricambiare l’adesione che gli allevatori di Parma avevano dato alla manifestazione del 2 marzo sulle quote latte a Reggio Emilia, ed un’occasione per ribadire l’impegno che continua per portare il decreto Zaia sulle quote ad essere giusto ed equo.
Questo è il significato della spedizione che una folta delegazione della Cia reggiana, con in testa la presidenza guidata da Ivan Bertolini, accompagnata dall’Assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi, ha attuato nella serata di ieri presso il presidio permanente che gli allevatori parmigiani mantengono presso l’ingresso dell’Autostrada A1.
Secondo la Cia reggiana, ha detto il presidente nel corso dell’incontro che è stato anche conviviale, occorre insistere nell’azione intrapresa, con ulteriori iniziative: le prime, come quella di Reggio Emilia del 2 marzo, in contemporanea a quelle di Arcore e Gemonio, hanno portato significative modifiche al decreto in Senato, che tuttavia non sono sufficienti. Ecco quindi questo confronto tra allevatori delle due province, ed una visita che è un segno di solidarietà e comunanza di obiettivi.
Ora la discussione si è spostata alla Camera e qui le prime avvisaglie non sono incoraggianti: ma si deve completare il lavoro con un provvedimento equo che riconosca in primo luogo le nuove quote a chi ha rispettato le regole, e faccia sì che chi non le ha rispettate debba rientrare nella piena legalità per poter usufruire delle quote stesse.
L’Assessore Rivi da parte sua ha riaffermato solidarietà alla lotta degli allevatori, ribadendo le posizioni fatte proprie anche dal Consiglio Provinciale con un ordine del giorno che indicava puntualmente le modifiche da attuare al decreto, che erano sostanzialmente quelle richieste dagli allevatori che si sono mobilitati.