24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Confagricoltura su quote latte

Prosegue la mobilitazione degli agricoltori contro il decreto quote latte

Annunciata manifestazione a Cuneo

Mentre si avvia in aula al Senato la discussione sulla conversione in legge del decreto quote latte (che poi dovrà passare all’esame della Camera) Confagricoltura annuncia il proseguimento delle iniziative di mobilitazione. Una importante manifestazione si terrà la prossima settimana con corteo di trattori a Cuneo. Rimane attivo in Piemonte il primo presidio degli allevatori a Carmagnola (TO) realizzato da oltre due settimane, a cui sono presenti stabilmente circa 150 trattori.

In Lombardia restano allertati gli agricoltori, dopo le manifestazioni di Arcore e Gemonio, pronti a riattivare i presidi di Mantova, Brescia e Cremona. Il 5 marzo Confagricoltura di Brescia, in vista dell’assemblea generale degli associati, terrà una conferenza stampa (ore 12, via Creta 26/50).

In Emilia, dopo la manifestazione di Reggio Emilia, svoltasi in concomitanza con quelle lombarde, resta attivo il presidio di Parma.

Sia in Lombardia che in Emilia gli agricoltori – fa sapere Confagricoltura – sono in stato di allerta e pronti, se occorrerà, a riaccendere i motori, dopo le decisioni del Senato e soprattutto dopo gli incontri tra Organizzazioni agricole e Governo.

«In queste ore – ha detto il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni – abbiamo ascoltato molte falsità. C’è chi ha voluto minimizzare la portata della mobilitazione; c’è chi ci ha accusato di demagogia solo perché avvertiamo il bisogno di tutelare fino in fondo gli interessi e le legittime aspettative dei produttori onesti (siano o non siano iscritti a Confagricoltura); c’è chi ha continuato a dire che diamo in giro ‘numeri strani’ sugli splafonatori. Mi sembra che tutte queste dichiarazioni si siano rivelate un boomerang perché gli allevatori hanno aperto gli occhi e sanno chi difende i reali interessi delle imprese agricole e della zootecnia italiana».

«La mobilitazione continua e verificheremo – ha sottolineato Federico Vecchioni - se c’è la volontà concreta di risolvere positivamente il problema, consentendo di ripristinare, il prima possibile, le condizioni normative in grado di assicurare una corretta gestione del regime delle quote latte».