19 aprile 2024
Aggiornato 07:30

Quote latte: la Cia è al fianco degli allevatori

«E l’unico interesse è la loro tutela»

La forte voglia di distinguersi, in ogni modo, ha spinto ancora una volta la più grande organizzazione agricola italiana, ma non l’unica e neppure la maggioritaria in assoluto, a scegliere posizioni che contribuiscono ad indebolire l’intero settore agricolo.

Non solo. Questa voglia l’ha spinta a dichiarare falsità e ad accusare in maniera inaccettabile un’intera categoria, quella dei produttori di latte, e tutte le organizzazioni che, senza calcolo o tornaconto personale, si battono per tutelare gli interessi degli allevatori italiani. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori alle affermazioni della Coldiretti sulle manifestazioni degli allevatori ad Arcore e Gemonio.

A parte i numeri falsi sulla partecipazione alle manifestazioni degli allevatori e sulla rappresentanza agricola, la Coldiretti -rileva la Cia- confonde anche il sacro con il profano, quando sostiene che con l’etichettatura si difende il latte del nostro Paese. Ma questo è un altro problema e non c’entra nulla con la questione delle quote latte e del decreto legge che i produttori contestano in maniera decisa.

Da parte nostra, non c’è demagogia e strumentalizzazione. Sulla vicenda delle quote latte -sottolinea la Cia- abbiamo tenuto da sempre una posizione chiara e lungo questa ci siamo mossi e ciò esclusivamente nell’interesse degli allevatori. Di quei tanti allevatori che in questi anni hanno rispettato le regole, anche con gravosi sacrifici. Da noi non ci sono altri interessi. Ed è proprio la voglia di distinzione che ha probabilmente anche in questa occasione condizionato la posizione della Coldiretti su un problema che, invece, aveva bisogno di una maggiore unità del mondo agricolo.