20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Formazione professionale

Barbieri su ricorso contro «Ritorno al Futuro»: Non torneremo indietro

Nel primo bando del 2008 su 4992 domande 791 riguardavano master organizzati dalla Vision 2000 srl, ovvero circa il 20%

BARI - L’assessore al Lavoro e Formazione Professionale, Marco Barbieri, ha tenuto oggi una conferenza stampa per illustrare le decisioni della Regione in merito della sentenza del Tar Puglia sull’ultimo bando di «Ritorno al Futuro» che è stato sospeso in seguito a un ricorso della società «Vision 2000» di Lecce. «Cosa è successo? – ha spiegato Barbieri – Nel primo bando del 2008 su 4992 domande 791 riguardavano master organizzati dalla Vision 2000 srl, ovvero circa il 20%. Tanto per fare qualche paragone, l’università Bocconi organizza master per 250 persone, la Luiss per 113 persone, l’Università di Bari per 404 e la Business School del Sole 24 ore per 574 persone in tutta Italia. Non c’è persona seria e in buona fede che possa pensare che una società salentina che non è neppure un ente di formazione accreditato nella Regione Puglia possa organizzare master di un alto livello qualitativo in quella quantità, avendo solo autocertificato di aver fatto – prima dell’invenzione delle borse regionali per i ragazzi che frequentano i Master - 3 edizioni di un master di formazione dei formatori nei primi anni 2000, senza che mai sia stata consegnata agli uffici regionali, malgrado le richieste, la relativa documentazione.

L’assessore Barbieri ha poi dichiarato che «Non so se siano stati commessi reati da parte della società in questione, c’è un’indagine della Procura della Repubblica di Lecce in proposito. Non spetta a me dirlo. La mancanza della documentazione richiesta alla Vision 2000 ha portato la Regione a escludere i ragazzi che hanno fatto domanda nel bando 1/2008. Anche l’avviso 4/2008 è stato sospeso ieri con ordinanza cautelare del Tar: con il bando 4/2008 avevamo stabilito requisiti più severi perché per la Regione è un punto d’onore garantire la serietà dei percorsi formativi che impegnano le ragazze e i ragazzi pugliesi per un anno della loro vita». Secondo Barbieri comunque «il provvedimento giurisdizionale è assurdo e al limite dell’abnorme, perché prende una cantonata affermando che il bando violi le norme sulla concorrenza, che non sono applicabili in questo caso perché non si tratta di un appalto ma di una sovvenzione ai ragazzi. Nel bando della Regione non c’è l’obiettivo di dare benefici agli operatori economici del mercato della formazione, come invece ritiene l’ordinanza del TAR di Bari: noi abbiamo deciso di finanziare le ragazze e i ragazzi, i loro percorsi formativi. E anche se fosse come dice il Tar, se anche fosse stato un bando per gli enti di formazione, la Vision 2000 non avrebbe potuto partecipare al bando perché non è accreditata (né accreditabile in quanto è una società commerciale e non un ente senza fine di lucro)». «Daremo incarico all’avvocato Sabina Di Lecce, dell’Avvocatura regionale, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto, di appellare il provvedimento dinanzi al Consiglio di Stato e trasferiremo, ove necessario, le nostre ragioni e i nostri principi in un provvedimento di legge».

«Mai – conferma Barbieri – la Regione farà quello che ha detto il Tar, ovvero dare i soldi agli operatori economici del mercato della formazione, perché noi abbiamo cominciato a bonificare uno dei settori più oscuri della Regione e non torneremo indietro: difenderemo le ragazze e i ragazzi che hanno fatto domanda nell’avviso 4, e che ne resteranno gli unici beneficiari. Purtroppo si profila per loro una «stasi», mi auguro breve, nella formulazione delle graduatorie e nell’erogazione dei finanziamenti». Barbieri ha poi detto che «i ragazzi e le ragazze pugliesi sicuramente ora sanno chi sono i loro «nemici»: non certo la Regione, ma chi ha individuato in questa iniziativa un’occasione per fare business. Noi operiamo per la tutela del denaro pubblico e gli scopi della nostra iniziativa «Ritorno al Futuro» sono in linea con le decisioni della Commissione Europea». «Non annulleremo quindi la procedura e non torneremo indietro».