Scioperi nei trasporti: le regole rientrino in una trattativa tra le parti
E' questo il primo commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, appena letto il disegno di legge delega sulla riforma degli scioperi nel settore dei trasporti
«Sono rassicurato». E' questo il primo commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, appena letto il disegno di legge delega sulla riforma degli scioperi nel settore dei trasporti varato stamani dal Consiglio dei ministri. «Mi pare - ha aggiunto - una formulazione abbastanza equilibrata e va incontro a ciò che la Cisl ha richiesto: circoscrivere l'intervento solo al settore dei trasporti, l'unico comparto dove non c'e' una regolamentazione precisa. C'e' un equilibrio dei criteri che prevedono la metà più uno dei consensi per proclamare uno sciopero senza vincoli. Si prevede anche che lo si possa proclamare con una rappresentatività del 20% purché sia sottoposto ad un referendum che giunga al 30% dei consensi».
Già questa mattina, in un'intervista radiofonica, il Segretario Generale della Cisl aveva auspicato ad «una legge delega più ampia per permettere alle parti sociali di intervenire per regolare una materia come lo sciopero nei trasporti». «Mi auguro -aveva detto- che il Governo sia rispettoso del diritto di sciopero, che va garantito attraverso un equilibrio esercitato dalla maggioranza dei lavoratori: occorre, infatti, che il diritto del singolo non confligga con quello dei più».
«Sono contento che il Governo abbia rinunciato a intervenire sulla materia generale dei servizi pubblici: da 12 anni ci sono leggi che funzionano benissimo in settori come per esempio gli Enti locali e la Sanità». Le nuove regole per gli scioperi nei trasporti devono quindi «rientrare in una trattativa tra le parti». Sarebbe comunque opportuno, secondo Bonanni, che la Cgil non ponesse «rifiuti ideologici», per evitare «allarmismi«e di cadere nella trappola del corporativismo».
E conclude lanciando un appello sia alla Uil che alla Cgil «di farsi carico, unitamente alla Cisl, dell'esigenza di raggiungere un equilibrio fra il diritto dei lavoratori allo sciopero e quello dei cittadini alla mobilità, un equilibrio che sia all'altezza delle responsabilità che si ha di fronte a un diritto costituzionale così importante».
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