30 luglio 2025
Aggiornato 16:30
Gli allevatori presidiano l’autostrada del Brennero. Solidarietà e appoggio della CIA

Quote latte: prosegue la mobilitazione contro il decreto

Questa nuova iniziativa è stata promossa dalla Cia di Mantova. Riaffermato il netto “no” al provvedimento. Sollecitate adeguate modifiche nella discussione parlamentare

Prosegue in tutto il Nord Italia la mobilitazione della Cia-Confederazione italiana agricoltori contro il decreto legge sulle quote latte. Alle molte iniziative che si sono svolte in questi giorni in diverse zone, si è aggiunto oggi il presidio promosso dalla Cia di Mantova, alla quale ha partecipato anche la locale Confagricoltura, presso Pegognaga ai bordi dell’autostrada del Brennero.

Una manifestazione a sostegno delle proposte di cambiamento del provvedimento predisposto dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia attualmente in discussione al Senato.

Decreto inaccettabile - Nel presidio della Cia di Mantova, al quale hanno partecipato moti produttori con trattori, è stata riaffermata la netta contrarietà al decreto che è inaccettabile. «Agli allevatori che protestano -afferma il presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi- va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Il provvedimento sulle quote latte, che va assolutamente modificato dal Parlamento, penalizza soprattutto i produttori che hanno rispettato le regole e che hanno compiuto sacrifici per effettuare onerosi investimenti. La nostra è una ferma e decisa mobilitazione».

L’iniziativa di Mantova segue quelle tenute in Piemonte (autostrada Torino-Savona) in Lombardia (Brescia e Cremona), in Emilia Romagna (Parma), in Veneto (Venezia), in Friuli Venezia-Giulia. Una protesta che si leverà forte il prossimo 26 febbraio durante il sit-in promosso dalla Cia a Roma, in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati.

La manifestazione della Cia è tesa a sollecitare sostanziali modifiche al decreto legge. E non a caso, sono stati sensibilizzati tutti i gruppi parlamentari che nelle prossime settimane sono chiamati a discutere ed approvare il provvedimento.