19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Modifiche da apportare al Decreto legge Zaia

Quote latte: primo, non premiare i furbi

Questo il senso del messaggio che il presidente di Confagri Veneto, Guidalberto di Canossa, ha inviato alle autorità regionali ed ai parlamentari veneti

«Il Decreto Legge in materia di quote latte rappresenta un importante passo avanti nella soluzione di un problema che si trascina ormai da diversi anni e che non era stato affrontato in passato con la necessaria decisione: di questo va dato atto al ministro.

Tuttavia è indispensabile che la nuova normativa non premi chi non ha rispettato la legge producendo più della quota che gli era stata assegnata o addirittura senza quota, ma ripristini a tutti gli effetti un regime di piena legalità che costituisca un punto di riferimento certo ed affidabile per tutti gli allevatori che intendono svolgere la propria attività con onestà e trasparenza».

Lo ha scritto il presidente di Confagricoltura Veneto, Guidalberto di Canossa, in una lettera che ha voluto inviare ai parlamentari veneti e alle massime autorità regionali, chiedendo altresì di poterli incontrare per chiarire la posizione dei produttori veneti ed evidenziare «la assoluta necessità che non venga lasciata cadere l'occasione ora apertasi con l'approvazione del Decreto Legge per una soluzione equa e definitiva della questione».

Guidalberto di Canossa ha indicato anche le principali modifiche da apportarsi alla normativa approvata in sede di conversione in legge:
• il fondo di intervento, adeguatamente dotato finanziariamente, deve essere riservato esclusivamente alle imprese lattiere che hanno investito nell’acquisto delle quote;
• i potenziali beneficiari devono rinunciare preventivamente alle azioni legali in corso;
• all’atto della richiesta di rateizzazione il potenziale beneficiario deve corrispondere una somma correlata all’entità del suo debito;
• l’attribuzione delle quote deve essere successiva alla richiesta di rateizzazione.