19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Sciopero metalmeccanici

Fiom: grande successo in situazione difficile

I dati che vengono forniti dalle controparti sono viziati dalle situazioni di ricorso alla Cassa integrazione o di fermata produttiva in molte aziende

ROMA - «La Fiom sottolinea l’eccezionale riuscita dello sciopero e della manifestazione del 13 febbraio. Nessuna polemica strumentale può cancellare il fatto che centinaia di migliaia di metalmeccanici, assieme ai lavoratori del pubblico impiego, hanno scioperato e hanno manifestato a Roma. I dati che vengono forniti dalle controparti sullo sciopero sono assolutamente parziali e, per l’industria metalmeccanica, chiaramente viziati dalle situazioni di ricorso alla Cassa integrazione o di fermata produttiva in molte aziende». E’ quanto si legge in un comunicato della Segreteria nazionale della Fiom-Cgil.

Adesione allo sciopero - «Solo un semplice calcolo matematico, infatti, - sostiene la Fiom - smentisce l’affermazione per cui l’adesione allo sciopero tra i metalmeccanici sarebbe stata inferiore a quella del 12 dicembre 2008. Allora, un terzo circa della categoria era soggetto a fermate o a Cassa integrazione. A febbraio 2009, più della metà della categoria è coinvolta in processi di crisi. «Il fatto che in questa situazione l’adesione allo sciopero, tra coloro che lavorano, sia stata mediamente del 50% nel settore auto, del 65% in siderurgia, di oltre l’80% nelle medie imprese, ci fa dire che la riuscita dell’iniziativa di lotta è senza precedenti. In una situazione normale, con la piena attività produttiva, le adesioni allo sciopero sarebbero state tra le più alte della storia delle manifestazioni dei metalmeccanici».

Atto di profonda consapevolezza - «A questi dati puramente quantitativi - continua la nota -, bisogna comunque aggiungere la sostanza della riuscita dello sciopero. In una situazione di crisi, dove anche chi lavora spesso vive periodi lunghi di Cassa integrazione, decidere di scioperare è un atto di profonda consapevolezza. Lo sciopero di 8 ore, oggi, costa molto di più che in qualsiasi altra situazione precedente, e le alte adesioni tra chi lavora sono il segno della convinzione che, rispetto alla crisi, aziende e Governo devono cambiare radicalmente strada rispetto a quanto hanno fatto finora».

La Fiom, aggiunge, «ringrazia le tante lavoratrici e i tanti lavoratori che, scioperando e manifestando, hanno dato forza alle richieste di giustizia e di rigore nella gestione della crisi, a partire da quelle del blocco dei licenziamenti e dell’aumento dell’indennità di Cassa integrazione. Nel corso delle migliaia di assemblee che si sono svolte per preparare lo sciopero, assieme al consenso alle posizioni della Fiom sulla crisi, è emerso il pressoché totale rifiuto della controriforma del sistema contrattuale. Anche da parte di quelle lavoratrici e di quei lavoratori che, per condizioni economiche difficili, non riuscivano a scioperare, l’adesione alle posizioni della Fiom, il rifiuto di un accordo gravemente peggiorativo della situazione attuale, sono stati pressoché totali».

Difendere i lavaroatori - «Con la riuscita dello sciopero e della manifestazione nazionale svoltasi a Roma, la Fiom trova impulso per continuare nella lotta della difesa del lavoro, dei diritti, dei Contratti. Nonostante la sordità, il silenzio e l’assenza di comprensione che finora hanno circondato le lotte dei lavoratori, il successo della giornata del 13 febbraio - conclude la segreteria nazionale Fiom - è un segno preciso che su questa strada si può e si deve continuare».