19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Perl la CIA decreto assolutamente inaccettabile

Quote latte: pieno sostegno agli allevatori in lotta

Il presidente della Cia Giuseppe Politi ribadisce condivisione con le manifestazioni, i presidi e le assemblee che si stanno svolgendo in diverse zone del Nord Italia

La mobilitazione della Cia-Confederazione italiana agricoltori contro il decreto legge sulle quote latte si fa sempre più stringente. Molte le iniziative che si stanno sviluppando in questi giorni a sostegno delle proposte di cambiamento del provvedimento predisposto dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia in discussione al Senato.

Manifestazioni, assemblee e presidi sono stati promossi dalla Cia in diverse zone del Nord Italia. Dal Piemonte (autostrada Torino-Savona) alla Lombardia (Brescia, Mantova e Cremona), dall’Emilia Romagna (Parma) al Veneto (Venezia), al Friuli Venezia-Giulia. «Agli allevatori in lotta, che protestano in maniera civile e legittima, va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Ci stiamo battendo -afferma il presidente nazionale Giuseppe Politi- per cambiare un decreto legge che riteniamo assolutamente inaccettabile. E’ un provvedimento che penalizza soprattutto i produttori che hanno rispettato le regole e che hanno compiuto sacrifici per effettuare onerosi investimenti. La nostra è una ferma e decisa mobilitazione».

Necessarie modifiche al decreto legge - L’iniziativa della Cia -come più volte ribadito dal presidente Politi- è tesa a portare sostanziali modifiche al decreto legge . Sono stati sensibilizzati tutti i gruppi parlamentari che nelle prossime settimane sono chiamati a discutere ed approvare il provvedimento. «Un iter -sostiene Politi- durante il quale si deve necessariamente modificare il testo predisposto dal ministro Zaia.

Concetti che domani saranno ribaditi nel corso dell’assemblea organizzata dalla Cia Lombardia insieme all’Unione agricoltori alla Fiera di Cremona. Sarà, infatti, sottolineata l’esigenza di modificare gli indirizzi del decreto legge sull’attribuzione delle quote latte, difendendo le ragioni della stragrande maggioranza dei produttori che hanno agito secondo le norme nazionali e comunitarie, oggi, invece, penalizzati dal provvedimento del ministro Zaia.