Confesercenti: «L’economia del 2009 ha i piedi di argilla»
«Pericoloso avvitamento produzione - consumi con conseguenze gravi per PMI e occupazione»
«l dati sulla produzione industriale di dicembre e dell'intero 2008 ci ricordano che il 2009 è un anno economico con i piedi di argilla perché il nostro Paese sta attraversando la più grande recessione industriale degli ultimi venti anni. Ora il rischio è quello di un pericoloso avvitamento fra consumi fermi e produzione in calo che decimerebbe altre migliaia di pmi della distribuzione commerciale e l’occupazione del settore.
Contagiata l'economia reale - In realtà gli effetti della crisi finanziaria hanno velocissimamente contagiato l'economia reale e la crisi dei consumi fronteggiata finora in modo insufficiente ha fatto il resto. Con una recessione diffusa a tutti i settori dell'industria, compresa la produzione di beni strumentali ed intermedi che induce a pensare come la fase di discesa non sia ancora conclusa, è legittimo temere una lunga gelata della domanda interna aggravata dal crescere della disoccupazione e della Cig che influiranno negativamente sui redditi e sul clima di fiducia delle famiglie.
Tentativo delle imprese di smaltire le scorte - Sicuramente in questo frangente iniziale c'è stato anche un effetto psicologico che ha portato le imprese a ridurre drasticamente la produzione nel tentativo di smaltire le scorte. Ma è inutile illudersi: le attese sui livelli della domanda sono ancora negative e le decisioni delle imprese saranno condizionate da questo indicatore ancora per buona parte dell'anno».