16 aprile 2024
Aggiornato 17:30
I fatti del BuonGoverno

Alle famiglie 2.500 euro l'anno

Non tutti sono per merito del governo

La crisi morde l’economia, ma non tutte le tasche dei cittadini. Anzi. Per alcune categorie, migliora il potere d’acquisto.
Il calo del prezzo della benzina, l’intervento del governo sui mutui, per non parlare dei bonus fiscali decisi con l’ultimo decreto anti-crisi, miglioreranno in modo considerevole il potere d’acquisto di milioni di famiglie. Nel complesso, i risparmi complessivi ammontano circa 2.500 euro all’anno: qualcosa come 200 euro al mese in più per le famiglie.

Non tutti sono per merito del governo. Ma certo, la scelta di introdurre un tetto ai mutui, ha favorito l’atteggiamento delle banche a ridurre i ratei sui mutui stessi. Il governo, quindi, è stato attivo nel suo sostegno alle famiglie. Come lo è stato a favore dei risparmiatori. Per queste ragioni, suonano stridule le critiche della sinistra contro le frasi di Berlusconi. Il presidente del Consiglio ha ricordato che gli interventi anti-crisi decisi ammontano a 40 miliardi di euro, che possono salire ad 80 miliardi se agganciati ai finanziamenti europei. La sinistra dice che sono sempre le stesse risorse e che in realtà il governo non ha stanziato un euro in più. E sbaglia. O forse ha letto in modo distratto e superficiale sia la manovra sia la legge finanziaria. Le risorse citate dal presidente del Consiglio sono tutte nel bilancio dello Stato. E Giulio Tremonti, proprio perché per primo denunciò la profondità della crisi, per primo è corso ai ripari, ed ha inserito le risorse nei due provvedimenti.

Non è finita. Da tempo, la sinistra sostiene che per superare la crisi servono interventi pari ad un punto di pil, 16 miliardi di euro. Il governo ne ha mobilitati quasi 2 punti e mezzo di pil per tamponare gli effetti della crisi sulle fasce meno fortunate della popolazione.

Per queste ragioni, sono stridule le critiche dell’opposizione sugli interventi del governo. Che, al contrario, si è mosso in anticipo e con lungimiranza rispetto alla congiuntura negativa. E continuerà a farlo con le nuove misure per aumentare i fondi a favore degli ammortizzatori sociali.