23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Avvio del 2009 con un pesante calo per le 2 ruote

Moto, gennaio terribile: vendite in calo del 39%

Si tratta di un mese che pesa solo il 6% del totale anno, ma le previsioni per il primo trimestre volgono chiaramente al pessimismo

l mese di gennaio presenta una flessione dei volumi significativa, con un totale vendite che si ferma a 20.528 veicoli, pari ad un -38,8% rispetto all’anno scorso. Si tratta di un mese che pesa solo il 6% del totale anno, ma le previsioni per il primo trimestre volgono chiaramente al pessimismo.
Nello specifico sono stati immatricolati 16.310 veicoli (-37,4%) di cui 10.024 scooter (-38,6%), e 6.286 moto (-35,4%). Le registrazioni di 50cc sono state 4.218 (-43,6% rispetto allo stesso mese del 2008).

«L’anno inizia con un segnale fortemente preoccupante. In assenza di un sostegno alla domanda i potenziali clienti restano in attesa rimandando l’acquisto di nuovi veicoli - osserva Guidalberto Guidi, Presidente di Confindustria ANCMA – Le restrizioni del credito al consumo, le condizioni del tempo negative e un giorno lavorativo in meno tendono a peggiorare la situazione. In un clima che vede diminuire la fiducia dei consumatori sono indispensabili incentivi robusti che consentano il ricambio dei mezzi più obsoleti ed inquinanti. I costruttori necessitano di questo supporto per continuare ad investire in prodotti innovativi che garantiscono una maggiore compatibilità ambientale e un livello di sicurezza superiore. Servono soprattutto decisioni tempestive perché l’incertezza è il peggior nemico del mercato »

I modelli di maggior successo degli scooter monopolizzano i primi posti in classifica. Sembra emergere una situazione meno negativa per i 125cc (-29,7%) rispetto alle cilindrate medio alte e ai maxi scooter che presentano decrementi superiori al 40%. La categoria di veicoli più leggeri ed economici, anche in termini di costi di gestione, torna a sviluppare i volumi più importanti dopo anni di continua crescita delle cilindrate.

Nel comparto moto il calo è leggermente inferiore per le cilindrate medio piccole intorno al -30%. Perdono in particolare le 600cc (-46,9%) e quelle fino a 750cc (-42,8%). Resistono meglio i segmenti da 751 a 1000cc (-30,4%) e le oltre 1000cc (-23,9%).

Infine i ciclomotori (=50cc) anch’essi in assenza di incentivi, non sembrano in grado di far fronte all’emorragia di vendite (-43,6%) ed è proprio in questa categoria che vi sono la maggior parte di mezzi EURO zero ancora in circolazione: circa 2.500.000 veicoli.