2 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Interessa circa 200 imprese zootecniche

Decreto quote latte: in Puglia partita da 10 milioni di euro

Determinante il pressing in Parlamento

BARI - «Il Decreto sulle quote latte, pur non avendo sciolto tutti i nodi che possono, comunque, essere chiariti in sede parlamentare, è un provvedimento che conferisce certezza legislativa sia per le imprese zootecniche che intendono rientrare nelle regole che a tutela, altresì, di quelle virtuose e rappresenta per la Puglia una partita da 10 milioni di euro che interessa circa 200 allevarori.

Determinante l’intervento del Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, che in fase di discussione del Decreto è riuscito ad allargare le misure contenute nel provvedimento, in termini di assegnazione di nuove quote  anche alle aziende ricadenti nelle zone svantaggiate, e non solo in pianura. I nostri parlamentari dovranno fare un pressing forte E’ il commento del Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, sul Decreto sulle misure urgenti in materia di produzione lattiera, approvato dal Consiglio del Ministri su proposta del Ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia.

«Il Decreto – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - risolve sicuramente molte questioni come il consolidamento della quota B tagliata, l’attribuzione di quota agli affittuari e l’istituzione di un fondo da destinare ai produttori che hanno acquistato quote nel corso degli anni, ma rimangono forti perplessità sui criteri individuati per la regolarizzazione delle multe pregresse. Così come la chiarezza imposta dal provvedimento all’intero sistema delle quote latte deve essere veramente l’ultima opportunità per le imprese zootecniche non in regola di regolarizzare la propria posizione, anche in considerazione dell’Health check della PAC, ovvero dei regolamenti relativi alla verifica dello stato di salute della Politica Agricola Comunitaria».

Il Decreto, dunque, diviene un ulteriore strumento di garanzia per la creazione di un vero ‘Made in Italy’ del latte, che porti ad estendere a tutti i prodotti lattiero-caseari l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del latte, obbligo scattato il 7 giugno 2005 solo per il latte fresco.