19 aprile 2024
Aggiornato 06:30

Contratti, Megale (Cgil): «Su numeri disponibili a confronto pubblico»

«Le dinamiche salariali almeno per il passato - aggiunge Megale - sono sicuramente misurabili, per questo siamo disponibili ad un confronto»

ROMA – I numeri del centro studi di Confindustria non convincono il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, che si dice pronto ad un confronto pubblico con l’associazione di Viale dell'Astronomia.

Nel ribadire il taglio alle retribuzioni di 1.352 euro tra il 2004 e il 2008, il dirigente del sindacato di Corso d’Italia, sottolinea come anche il centro studi di Confindustria: «confermi quello che noi diciamo da tempo, ovvero che se si fosse applicata l’inflazione depurata dalla componente energetica, prevista con la nuova intesa, nel periodo 2004-2008, senza mai recuperare quella reale, i contratti avrebbero recuperato 2,5 punti in meno di inflazione (+8,9% con i nuovi calcoli, contro l'11,4% osservato effettivamente, secondo i dati Confindustria) pari ad una perdita di 45 euro mensili nelle retribuzioni contrattuali».

«Le dinamiche salariali almeno per il passato - aggiunge Megale - sono sicuramente misurabili, per questo siamo disponibili ad un confronto. Certo sono parziali perché riferite alle sole retribuzioni contrattuali, ma d’altro canto è proprio il contratto nazionale che viene depotenziato nella sua funzione di tutela del salario dall’inflazione reale».

«Confindustria non lo dice esplicitamente, ma dall’intesa separata - conclude il segretario della Cgil - sembra essere confermata anche la riduzione del valore punto (-15%) su cui calcolare l’inflazione nei contratti che, come ben si capisce, rappresenta una perdita strutturale e definitiva»