29 aprile 2024
Aggiornato 17:30
A rischio la produzione Made in Italy di grano destinato a pasta e pane

Il Po è salito di mezzo metro in un giorno

E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti nella serata del venti gennaio

Il livello idrometrico del fiume Po è salito di mezzo metro in un solo giorno per effetto delle precipitazioni che hanno creato difficoltà a molti fiumi con piene, esondazioni e argini rotti. E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti nella serata del venti gennaio nel sottolineare che la nuova ondata di maltempo mette a rischio la produzione Made in Italy di grano destinato a pasta e pane per l’impossibilità di effettuare le semine sui terreni resi inagibili dalle condizioni atmosferiche straordinarie del periodo autunnale.

La pioggia intensa ha provocato - sottolinea la Coldiretti - un rapido ingrossamento dei fiumi con il livello idrometrico del fiume Po che a Ponte della Becca è salito di quasi mezzo metro passando in un giorno da – 2,05 a – 1,47 metri alle ore 17,00 del 20 gennaio

Le rilevanti precipitazioni del mese di gennaio fanno seguito - sottolinea la Coldiretti - ad un dicembre particolarmente piovoso che si è classificato al sesto posto nella classica dei mesi di dicembre con piu' elevate precipitazioni degli ultimi due secoli, secondo l’ Isac-Cnr.

Di conseguenza nelle campagne le semine proseguono molto lentamente sull’intero territorio nazionale poiché - precisa la Coldiretti - sono ostacolate dalle vicende atmosferiche avverse insieme all’incertezza sulle quotazioni dei prezzi di mercato che sono dimezzati rispetto allo scorso anno.

E' prevedibile - continua la Coldiretti - una sostanziale calo della produzione di grano Made in Italy rispetto allo scorso anno, anche se la situazione è disomogenea nelle diverse regioni del territorio.

Rispetto allo scorso anno, in relazione al grano tenero del nord, si stima che siano stati seminati circa 2/3 dei terreni mentre per quello duro al sud Italia (Puglia, Sicilia in particolare) siamo intorno al 70 per cento e nel Centro si raggiunge a fatica il 50 per cento con valori addirittura del 10 per cento nell’alto Lazio e in Maremma dove - conclude la Coldiretti - sono previste nuove precipitazioni.