31 luglio 2025
Aggiornato 10:00
Decreto anticrisi

Fammoni :«Fiducia non mette sordina ai problemi»

Da Bombassei affermazioni che si commentano da sole

«La fiducia non mette la sordina ai problemi e alle necessità di un’iniziativa adeguata per risolvere i problemi che la crisi propone». Così Fulvio Fammoni, segretario confederale Cgil, commenta il via libera della Camera al decreto anticrisi.

MISURE INADEGUATE - «Tutti dicono - sostiene il dirigente sindacale - che la manovra è inadeguata nelle quantità. Siamo partiti da una previsione di 6,3 miliardi, i saldi parlano di 5 miliardi, il centro studi di Confindustria di circa 4 miliardi. Questa è la verità, e perché - si chiede - non c’è stata una denuncia e una mobilitazione adeguata come ha fatto la Cgil per aumentare le risorse?»

TAVOLO DI CONFRONTO - «Chiediamo da tempo - prosegue Fammoni - un tavolo di confronto fra governo, autonomie e forze sociali per concordare un intervento davvero all’altezza dei problemi, ma si è perso tempo prezioso che avrà ripercussioni negative sull’economia e sul lavoro. A questo proposito qual è la vera priorità in campo? Per noi non chiudere imprese e non perdere lavoro. La situazione è grave e tutti i giorni avanziamo proposte serie e responsabili che sarebbe bene prendere in considerazione non solo col senno di poi».

RIFORMA MODELLO CONTRATTUALE - Circa poi le nuove regole della contrattazione - conclude il segretario confederale – leggo sulle agenzie che il vice presidente di Confindustria continua a non escludere una possibile grave rottura, arrivando a dichiarare che se così sarà ‘pazienza’, ‘il mondo va avanti’, affermazioni che si commentano da sole».