24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Immigrazione e decreto flussi

Soldini (Cgil): «Da Maroni inesattezze e errori matematici»

«Su decreto flussi esempio di distorsione realtà»

«Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, dice inesattezze, fa errori matematici e le sue parole vengono riportate come verità». E’ quanto afferma il responsabile dell’ufficio per le Politiche dell’immigrazione della Cgil Nazionale, Pietro Soldini, in merito alle parole del ministro Maroni di ieri sul decreto flussi.

«È veramente scandaloso - rileva Soldini - che il ministro possa dichiarare che, rispetto ai 150mila nuovi ingressi di immigrati previsti dal decreto flussi, ‘le conferme pervenute sono solo 127mila, quindi 13mila in meno, a dimostrazione che c’è una riduzione della richiesta di permessi di soggiorno’». Per il sindacalista della Cgil, «oltre il palese errore di calcolo, ci sarebbe da dire che il decreto flussi, emanato dal presidente del Consiglio, non prevedeva la presentazione di domande nuove ma una selezione di quelle presentate lo scorso anno, che è bene ricordare erano oltre 740mila».

Inoltre, aggiunge Soldini, «solo i datori di lavoro stranieri, ovvero persone fisiche o aziende individuali, dovevano confermare le domande dello scorso anno, provando di avere la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Un requisito aggiuntivo che non è previsto dalla legge e che è stato posto per escludere il più possibile i datori di lavoro stranieri. A queste 127mila conferme occorre aggiungere altre 300mila domande che giacciono dall’anno scorso». Alla luce di queste considerazioni, conclude Soldini, «le parole di Maroni sono un esempio clamoroso di distorsione della realtà e di manipolazione dell’informazione».