29 marzo 2024
Aggiornato 13:00

Domani il Parlamento Europeo voterà la revisione della direttiva sull'orario di lavoro (93/104/EC)

Dichiarazione di Paolo Pirani, Segretario Confederale UIL

Domani, 17 dicembre, il Parlamento Europeo riunito a Strasburgo in seduta plenaria, voterà la revisione della direttiva sull'orario di lavoro (93/104/EC).
La Confederazione Europea dei Sindacati ha indetto per oggi, 16 Dicembre a Strasburgo , una euro-manifestazione per chiedere:
- un orario di lavoro che rispetti la salute e la sicurezza;
- ore di lavoro pagate in modo rispettabile;
- un migliore bilanciamento tra tempo di lavoro e vita familiare.

Se il Parlamento Europeo, infatti, non si pronuncerà con voto a maggioranza contrario alla revisione della direttiva, verrà sancita la possibilità di allungare l'orario di lavoro fino a 60 ore settimanali modificando la base di calcolo da quattro a dodici settimane, ed inoltre sarà possibile accedere ad un orario di lavoro superiore alle 48 ore senza nessun tipo di contrattazione collettiva, ma con accordi individuali tra singolo lavoratore e parte datoriale.

Recependo la revisione della direttiva, si corre il rischio di colpire l’occupazione femminile, di incidere sul già complesso equilibrio tra lavoro e vita privata e di compiere un passo indietro rispetto alla normativa sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Crediamo che la normativa italiana su questi temi sia superiore in termini di adeguatezza alle misure previste dalla revisione della direttiva, per questo auspichiamo che quest’ultima non venga recepita.
Auspichiamo, inoltre, per il futuro di poter trovare un equilibrio più avanzato nel rapporto con il Parlamento Europeo e che, sui temi del lavoro, si indirizzi il cammino verso una legislazione europea più moderna.