19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Regali da «Natale»

«Il regalo enogastronomico è il meno riciclato»

E’ quanto afferma la Coldiretti. Il successo degli acquisti di prodotti alimentari di qualità da regalare a se stessi o agli altri è dimostrata dal fatto che i consumi di cibi e bevande sono quelli che fanno registrare l’andamento più favorevole

Quello gastronomico è il regalo con il minor tasso di «riciclo», per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l'affermazione degli acquisti prodotti alimentari di qualità da regalare a se stessi o agli altri è dimostrata dal fatto che i consumi di cibi e bevande sono quelli che fanno registrare l’andamento più favorevole con un aumento della spesa dell’1,8 in termini monetari superiore a tutti gli altri beni, fatta eccezione per farmaci ed utensili per la casa.

L'orientamento verso regali utili come quelli alimentari è favorito dall'esistenza - sottolinea la Coldiretti - di cesti enogastronomici per tutte le tasche con prezzi che possono variare da poche decine a centinaia di euro a seconda dei prodotti, ma la nuova tendenza del 2008 è quella di regalare cesti a «chilometri zero» salva clima che contengono esclusivamente prodotti del territorio che non devono percorrere lunghe distanze prima di giungere in tavola per evitare che con i trasporti vengano emessi gas ad effetto serra che favoriscono i cambiamenti climatici. Secondo una indagine Coldiretti - Swg in vista del Natale, nonostante la crisi finanziaria non si rinuncia ai prodotti di elevata qualità e nel 2008 cresce dell'8 per cento la percentuale dei cittadini che acquista regolarmente prodotti a denominazione di origine (sono il 28 per cento) e del 23 per cento di quelli che comperano cibi biologici, i quali però interessano una fetta più ridotta della popolazione (il 16 per cento).

Il consiglio della Coldiretti è quello di preferire i prodotti venduti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati poiché garantiscono genuinità, convenienza ed una maggiore originalità rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali.

L'agroalimentare Made in Italy può contare sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 174 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396 specialità tradizionali censite dalle regioni mentre sono 487 - conclude la Coldiretti - i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 35 Docg e 136 Igt) pari ad oltre il 60 per cento della produzione vinicola nazionale.