A Bruxelles si è abbassata la guardia sui parametri di qualità dell’ortofrutta
Le norme adottate, per motivi pratici, entreranno in vigore il 1° luglio 2009. Fortemente critica sul provvedimento Confagricoltura
Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno approvato, con il voto contrario dell’Italia, le proposte della Commissione che abrogano le norme specifiche di commercializzazione di ventisei tipi di frutta e ortaggi.
Le norme adottate, per motivi pratici, entreranno in vigore il 1° luglio 2009. Fortemente critica sul provvedimento Confagricoltura, convinta che si sia rinunciato a regole che, attraverso la definizione del calibro, del peso, del numero dei frutti, della uniformità, hanno contribuito a fare giungere sulle tavole dei consumatori prodotti apprezzabili dal punto di vista estetico e organolettico, di cui è certa l’origine e con un prezzo determinato in funzione delle varie categorie di qualità.
L’attuale quadro regolamentare è sempre stato apprezzato e utilizzato da tutti gli attori della filiera e ha assicurato, dal produttore al consumatore, la trasparenza e la sicurezza giuridica nelle transazioni, fornendo parametri omogenei e oggettivi, che hanno permesso di caratterizzare e identificare il prodotto che viene commercializzato. Con la nuova regolamentazione comunitaria, ad avviso di Confagricoltura, si è abbassata la guardia sulla qualità dei prodotti ortofrutticoli, rischiando di esporre il mercato ad importazioni incontrollate da Paesi terzi di prodotti con caratteristiche non eccelse.
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