26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Confagricoltura a Fieracavalli difente il settore

«Salvagurdare e rilanciare il comparto produttivo equino»

«Quello equino rappresenta settore unico nel suo genere, dal momento che comprende non solo la finalità produttiva di ogni allevamento zootecnico»

«E’ impensabile abbandonare un settore produttivo come quello equino che rappresenta una delle eccellenze del nostro Paese e che coinvolge un ingente giro d'affari estraneo all’attività agricola.» Lo ribadisce Confagricoltura, in occasione di Fieracavalli, una manifestazione nata nel 1898 come semplice mercato equino e che oggi rappresenta un appuntamento di rilevanza internazionale, con oltre 145.000 visitatori da tutto il mondo.

Quello equino – spiega Confagricoltura - rappresenta settore unico nel suo genere, dal momento che comprende non solo la finalità produttiva di ogni allevamento zootecnico ma anche altre attività di grande rilevanza e visibilità a livello internazionale quali l’allevamento dei cavalli destinati alle corse.

Fieracavalli, per Confagricoltura, deve essere l’occasione per riflettere sulle prospettive e le necessità di un comparto che da tempo vive momenti di difficoltà e che è oggetto di attenzione per interessi e problematiche estranei all’attività produttiva.

Confagricoltura ritiene necessario fare una precisa radiografia ed una attenta analisi del comparto produttivo, in modo da far definitiva chiarezza nella definizione di interventi dal respiro pluriennale indispensabili per la sua salvaguardia ed il suo rilancio.