8 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Attrazione Investimenti esteri

Firmato accordo Confindustria - Invitalia

Attrattività Italia: questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato questa mattina in Confindustria

Attrattività Italia: questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato questa mattina in Confindustria, da Paolo Zegna, vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria e Domenico Arcuri, Amministratore delegato di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’Impresa.

Si tratta di un primo, importante tassello per avviare un’efficace azione di coordinamento e di stretta collaborazione operativa che sappia favorire l’incremento degli investimenti esteri nel nostro paese. L’accordo ha, infatti, l’obiettivo di promuovere tra le due parti lo scambio di informazioni e la condivisione dei risultati. Punta a rafforzare il ruolo di Invitalia a livello territoriale e, attraverso il coinvolgimento di Confindustria, vuole garantire agli investitori esteri forme di collaborazione con le imprese associate.

In particolare, Confindustria e Invitalia si impegnano a informarsi reciprocamente sulle rispettive missioni internazionali d’affari. Confindustria segnalerà all’Agenzia la presenza di investitori esteri interessati alle opportunità di business in Italia e assicurerà loro assistenza in loco per individuare possibili partner d’investimento o ricercare location appropriate; inoltre, favorirà l’adesione di queste imprese alla rete confindustriale. Invitalia, da parte sua, fornirà alle imprese estere servizi professionali, specifici e puntuali, durante ogni fase del processo di investimento e di sviluppo del business (dal decision making all’after care); assisterà gli imprenditori per l’incentivazione finanziaria, fiscale, procedurale e amministrativa.

Paolo Zegna, vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria ha sottolineato: «L'accordo nasce dalla profonda consapevolezza del ritardo dell'Italia nell'attrazione degli investimenti esteri. Attraiamo, infatti, un quarto del capitale estero della Francia, un sesto di quello della Gran Bretagna e un ventesimo di quello europeo. Se a questo aggiungiamo che la recente crisi di liquidità rende sempre più oneroso e selettivo il credito per l'impresa, Confindustria non poteva non individuare in una collaborazione sistemica con Invitalia uno degli incentivi per sopperire a un gap ormai non più accettabile per un Paese che intende crescere e giocare un ruolo di primo piano sullo scenario internazionale».

«Insieme a Confindustria - ha aggiunto Domenico Arcuri - intendiamo promuovere una nuova forma di approccio che renda più attrattivo il mercato italiano per i potenziali investitori: lavoreremo in maniera coordinata su alcuni settori e alcuni territori, cercando di metterli a sistema, con l’obiettivo di offrire all’investitore siti ‘accoglienti’, luoghi di eccellenza sul piano ambientale, della sicurezza, dell’innovazione tecnologica e della dotazione infrastrutturale».